E’ stato bloccato un vero e proprio attacco alle tipicità agricole, che sono il fiore all’occhiello dell’agricoltura veneta e italiana. Il trattato Ceta non va ratificato mai. Lo vogliono gli stessi che sostenevano che gli ogm sarebbero stati la salvezza del settore”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta “con grande soddisfazione e altrettanto sollievo”, lo slittamento sine die della ratifica del trattato commerciale tra Europa e Canada, deciso oggi in Senato.

Il Governatore, che il 5 luglio scorso aveva partecipato a una manifestazione organizzata a Roma da Coldiretti per dire no alla ratifica, sottolinea che “era e resta assolutamente inaccettabile che solo 41 denominazioni d’origine su 291 fossero tutelate in un accordo che manca di rispetto per i nostri agricoltori, per il loro lavoro, per la nostra identità produttiva e per la sicurezza alimentare”.

Leggendo questo accordo e i suoi allegati – aggiunge il presidente Veneto – è evidentissimo che si prevederebbe non solo l’abbattimento pressochè totale dei dazi e delle norme di tutela e qualità, ma anche che si potrebbero liberamente commercializzare prodotti simili al nostro ‘Asiago’ con la semplice dizione ‘simil’ o ‘tipo’. E allora che ne sarebbe –conclude – di tutta la nostra battaglia contro l’italian sounding, il falso ‘Parmesan’ e i rischi di contraffazione?”.