La Giunta comunale di Venezia, riunita nei giorni scorsi in web conference, ha approvato, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, la bozza di atto aggiuntivo alla convenzione sottoscritta con il Ministero della Giustizia per la realizzazione del II Lotto della Cittadella della Giustizia con un ulteriore stanziamento di 650mila euro per i lavori di restauro e risanamento del complesso Ex Manifattura tabacchi e, in particolare, dell’edificio denominato 9 destinato alla realizzazione di una caffetteria ad uso dell’intero compendio.
Si tratta di fondi interamente messi a disposizione dal Ministero della Giustizia in seguito ad una precisa necessità rappresentata dal Comune di Venezia. Infatti, vista la collocazione dell’edificio attigua ad altri rientranti nel Lotto II su cui si stanno già eseguendo i lavori, si è ritenuto necessario, per motivi di sicurezza e di cantierizzazione, accelerare le procedure affinché i lavori siano svolti in concomitanza a quelli già in corso anche per evitare intralcio nel momento in cui inizierà il cantiere del III (ed ultimo) Lotto per il quale è già stato siglato con il Ministero della Giustizia un protocollo di intesa. Questo prevede che il Comune di Venezia si farà carico della progettazione, dell’appalto e dell’esecuzione degli interventi, mentre il Ministero si impegna a finanziare il tutto con un importo complessivo pari a 30 milioni di euro.
“Assicurare alla giustizia la possibilità di poter operare in spazi adeguati, funzionali e, soprattutto, concentrati in un unico luogo, è una condizione di partenza per poter garantire tempi sempre più rapidi e certi – commenta il sindaco Brugnaro. Per questo, visto lo stato di avanzamento dei lavori del II Lotto per i quali si prevede la conclusione entro il primo trimestre 2023, ci siamo mossi con il Ministero per fare in modo che anche l’edificio 9 trovasse un finanziamento per essere ristrutturato così da ridare lustro all’intero blocco di edifici del Lotto. Grazie a questo ulteriore stanziamento siamo riusciti, da quando sono stato eletto sindaco nel 2015, a destinare alla Cittadella della Giustizia, quasi 55 milioni di euro. La Giustizia è un bene di tutti ed è fondamentale che, per quanto possiamo fare, anche l’Amministrazione comunale si sia fatta in tutti questi anni parte attiva nel cercare di dare a Venezia una sede unica, comoda da raggiungere anche in macchina, dove poter far confluire tutti i vari uffici dislocati in città. Questo ci porterà nel 2026, anno entro il quale dovranno essere terminati anche i lavori del III° Lotto, ad avere un fulcro unico d’eccellenza per tutte le attività giudiziarie che si svolgono a Venezia ma che, necessariamente, hanno connessioni con l’intero territorio veneto”.
Nello specifico il Comune di Venezia è proprietario del complesso immobiliare denominato “Ex Manifattura Tabacchi” che oggi comprende 17 edifici i quali, con deliberazione del Consiglio comunale, è stato deciso di concedere al Ministero della Giustizia in comodato gratuito per la durata di 99 anni con l’obbligo di assumersi l’onere della loro manutenzione ordinaria e straordinaria. Lavori che sono stati divisi in tre lotti di intervento.
Il I Lotto (lavori appaltati dal Comune nel 2004) ha riguardato gli edifici n. 3, 5, 6, 8 nonché gli edifici di nuova costruzione denominati 16, 16 bis e 1, 2, 4. Questa parte del compendio è attualmente adibita a sede della Procura della Repubblica, di tutto il settore penale del Tribunale, del Tribunale di Sorveglianza, e di una parte delle sezioni civili della Corte d’Appello, oltre ad archivi.
Il II Lotto, che ha visto i lavori iniziare nel settembre 2020 e con previsione di conclusione entro primo trimestre 2023, si basa anche sul Protocollo d’Intesa stipulato il 23 gennaio 2018 dal Ministero della Giustizia, Comune di Venezia e Agenzia del Demanio e sulla convenzione attuativa sottoscritta tra il Comune e il Ministero della Giustizia nel mese di febbraio 2021; tale intervento riguarda gli edifici n. 9, 10, 11, 14 e 15 che saranno destinati ad ospitare gli uffici del Tribunale civile. Un investimento pari a 18.923.000 euro di cui 5.287.000 euro finanziati dal Ministero della Giustizia e la restante parte grazie alla richiesta da parte del Comune di destinare a questo progetto i fondi destinati alla città dal Bando periferie (Fondi Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Il III (ed ultimo) Lotto prevede interventi sugli edifici 7, 12 e 13 e sarà destinato a ospitare la Corte d’Appello settore penale, la Procura Generale c/o la Corte d’Appello (liberando così Palazzo Grimani) e il Tribunale di Sorveglianza (attualmente collocato nell’edificio 16 e che libererebbe spazi per ospitare la II sez. Civile della Corte d’Appello attualmente a Palazzo Cavalli). Un investimento da 30milioni di euro finanziato dal Ministero della Giustizia attraverso fondi del PNRR con delega al Comune quale soggetto attuatore.