Cittadella della Giustizia: al via gli interventi del terzo e ultimo lotto. L’assessore Zaccariotto: “Lavori ultimati nel 2025”.
Questa mattina, venerdì 30 giugno, sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Venezia, Francesca Zaccariotto, alla Cittadella della Giustizia, dove sono iniziati gli interventi del terzo e ultimo lotto. Il progetto riguarda gli edifici 7, 12 e 13 destinati a ospitare la Corte d’Appello, la Procura Generale e il Tribunale di Sorveglianza.
Per quanto concerne l’esecuzione dei lavori, con il recupero degli Edifici 7-12 e 13, si prevede una revisione della progettazione degli spazi interni prendendo a riferimento gli stessi elaborati architettonici del progetto definitivo generale del 2000.
Lo sviluppo “orizzontale”
“Il progetto, in accordo con quanto già previsto per il lotto 2 – ha spiegato l’assessore Zaccariotto – segue una distribuzione prevalentemente “orizzontale” delle diverse funzioni, che vede quindi ciascun settore svilupparsi trasversalmente lungo gli edifici. Tale soluzione permette una più agevole fruibilità e gestione delle attività d’ufficio, in relazione ai vincoli strutturali e di illuminazione imposti dall’edificio. E’ così che le aule e gli archivi trovano collocazione al piano terreno, i servizi amministrativi e le principali cancellerie della Corte d’ Appello vengono organizzate al piano primo, gli uffici dei magistrati di Corte d’Appello e Procura Generale sono collocati al piano secondo, mentre all’ultimo livello trovano collocazione gli uffici amministrativi della Procura Generale. L’archivio generale sarà invece ubicato al piano terra dell’edificio 13, nel quale saranno ospitate anche le cancellerie e gli uffici del Tribunale di Sorveglianza”.
Dal punto di vista architettonico, la necessità di riorganizzare e raggruppare le molte e diverse attività giudiziarie previste ha portato, rispetto all’originario progetto definitivo del 2000, ad un ripensamento dell’impianto distributivo e degli spazi, che vede ora una razionalizzazione degli stessi, con una riduzione al minimo necessario delle superfici funzionali di collegamento, a vantaggio di maggiori spazi propri per le attività giudiziarie.
In tal senso, ed in accordo con quanto già previsto per il lotto 2, dipende la scelta di soluzioni tecniche e compositive nuove rispetto al progetto originario, come il pieno recupero dei sottotetti esistenti nell’edificio 7 e la realizzazione della nuova serie di lucernari sulle coperture degli edifici 7 e 13 per far fronte alle esigenze delle maggiori superfici attualmente previste.
Il termine dei lavori
“L’intervento è assolutamente in regola con quella che era la programmazione dei lavori prevista dal finanziamento Pnrr – ha aggiunto Zaccariotto – L’esecuzione dei lavori terminerà nel 2025, come previsto dalla normativa sui contributi sarà necessario che il collaudo sia ultimato entro il mese di marzo 2026″.
Trattandosi di un complesso sul quale è apposto il vincolo di bene culturale, le scelte progettuali sono state approvate dalla Soprintendenza veneziana, sia per gli aspetti paesaggistici che architettonici.