Alla vigilia di Como-Venezia FC, il nuovo tecnico arancioneroverde Andrea Soncin ha incontrato la stampa in videoconferenza.
Il mister è stato introdotto dal direttore tecnico lagunare, Cristian Molinaro.
“E’ stata una settimana complicata per tutti. Dopo la partita vista con l’Ascoli, abbiamo preso tempo col silenzio stampa, piuttosto che rilasciare dichiarazioni a caldo, ma dovevamo prendere una decisione. Ci teniamo a ringraziare il lavoro svolto in questi mesi da mister Javorcic, che ha dimostrato grande senso di appartenenza, di abnegazione. Poi i risultati portano a fare altre decisioni. Le valutazioni del post gara hanno fatto scegliere mister Soncin, che ha fatto lo scorso anno e sta facendo con la Primavera un grandissimo lavoro, ha dimostrato tecnicamente e umanamente grandi qualità, glielo abbiamo dimostrato dandogli questa opportunità. Per noi, la gara col Como è importante, come tutte, ma c’è stata una concentrazione davvero grande, abbiamo cercato di riordinare un po’ tutto per consentire al mister di lavorare nel modo più pulito possibile. Il mister lavora partita dopo partita. Abbiamo detto “ad interim”, ma non abbiamo fatto altre dichiarazioni. Valuteremo la situazione di volta in volta”.
Quindi è stata la volta di Soncin.
Che sensazioni ha quest’anno, Mister?
“La sensazione è di grande orgoglio perché ho avuto un’opportunità importante, mi piacciono queste responsabilità, ho accettato subito e con grande entusiasmo. Ho trovato grande approccio da parte dei ragazzi, desiderosi di cambiare rotta e situazione. In altre parole, ho trovato la consapevolezza che domani possiamo fare una grande partita”.
Che differenze ha riscontrato tra lo spogliatoio di quest’anno e quello della passata stagione, anche se sono cambiati molti giocatori?
“Ho trovato uno spogliatoio maturo, che ha compreso la scelta della società, il momento e si vuole tirare fuori da questa situazione. Il mio compito principale, più che di dare, è di tirar fuori qualcosa da loro. Ho trovato questo tipo approccio in loro, così applicato e concentrato”.
Quali differenze riscontra rispetto alla chiamata dell’anno scorso? Sente di avere maggiori possibilità di affermarsi come allenatore?
“Adesso come adesso ho una visione nel brevissimo tempo, concentrato nel lavoro quotidiano. Non ho tempo e nemmeno il pensiero di andare oltre, il focus è solo la gara contro il Como, dobbiamo cercare di recuperare tutti, dal punto di vista dell’appartenenza a questo gruppo”.
Il Presidente ha detto che questa rosa ha troppo talento per la posizione che occupa in classifica.
“Bisogna capire che il talento deve essere messo a disposizione della squadra, specie in una categoria come la B. Non è questione di moduli, ma di mentalità. Qui ci sono giocatori con talento ed esperienze internazionali molto importanti. Ci sono giocatori che cercano di trovare compattezza ed umiltà che possono fare la differenza. Questa squadra ha qualità e talenti, che però, ribadisco, devono essere messi a disposizione della squadra”.
Ha parlato con qualcuno in particolare?
“In questi giorni ho parlato con tutti individualmente, perché ci sarà bisogno d tutti. Ho trovato feedback estremamente positivi in tutti i ragazzi, per la situazione che vogliamo raggiungere”.
Ha sentito Javorcic in questi giorni?
“Non ne ho avuto il tempo, ci sarà occasione di farlo. Però ho cercato di capire dai ragazzi la situazione, perché sono loro i padroni del gioco. Pertanto, ho cercato di raccogliere più informazioni possibili”.
Domani pensa di partire dal modulo di Javorcic o pensa a qualcosa di diverso?
“Abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, senza andare a stravolgere la base che ha fatto Ivan. Ma è una cosa delicata, non voglio dare vantaggi a nessuno. Abbiamo cercato di trovare maggiore compattezza, questo sì”.
Che squadra è il Como?
“Da quando è arrivato Longo, ha un sistema collaudato, con attacco di livello, un grande fraseggio in campo, è una squadra temibile ma che concede in tante situazioni, e noi vogliamo trovare il modo di scardinare tutto questo, che sicuramente c’è”.
I giocatori sono tutti recuperati? Joronen squalificato, chi potrebbe giocare tra Maenpaa e Bertinato?
“I ragazzi, eccetto appunto Joronen, sono tutti a disposizione, e si sono messi a disposizione fin dal primo giorno; su tante scelte mi terrò il dubbio fino alla fine, i ragazzi si sono applicati molto. Il portiere? Come detto, non voglio dare nessun tipo di vantaggio a chi dobbiamo incontrare”.
Che cosa si porta dietro delle gare fatte in serie A e che cosa ha imparato?
“Da ogni situazione si può trarre molto. Quel mese è stato di grande arricchimento, il che mi ha insegnato che il confronto con la squadra è più grande delle idee di gioco che puoi proporre. Se vai sul campo, le risposte sono di rispetto. Che cosa non fare? Ci sarebbe una lista infinita, ma spesso sei preso da mille cose e ti lasci trasportare dagli eventi. Ma hai sempre uno staff attorno che ti aiuta in questo”.
Crnigoj, tatticamente, come lo vede?
“E’ un giocatore determinante, con caratteristiche uniche, ha una forza che permette di arrivare alla conclusione e alla conquista della palla. Può giocare a tutto campo, non è questione di tattica, ma di permettergli di arrivare alla riconquista degli spazi e quindi all’inserimento”.
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