Il presidente di Casartigiani Treviso, Piergiovanni Maschietto: «Il 2022 si chiude con una contrazione del credito e l’aumento delle situazioni di crisi». 

Quest’anno si è registrata una diminuzione dei prestiti di oltre il 20%, il numero crescente di difficoltà aziendali ha fatto quadruplicare le escussioni delle garanzie concesse dai consorzi alle banche.

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La fase post-pandemica, con il venir meno delle misure straordinarie introdotte a favore delle aziende, e la guerra in Ucraina stanno mettendo a dura prova il tessuto produttivo delle piccole e medie imprese. In questo scenario, sul fronte del credito, si aggiunge anche l’impennata dei tassi di interesse imposta dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi. Da luglio, in quattro passaggi (l’ultimo il 15 dicembre scorso), la Bce ha portato da zero al 2,5% il tasso principale di finanziamento. 

I cda di fine anno del sistema dei consorzi fidi di Casartigiani Treviso danno un chiaro riscontro a questo scenario di forte preoccupazione. Nella Marca operano due realtà: Trevigianfidi e Cofitre. «Il 2022» spiega il presidente provinciale di Casartigiani Piergiovanni Maschietto «è stato segnato, soprattutto nell’ultimo semestre, da una contrazione del credito e da un aumento importante delle situazioni di crisi».

Dopo la crescita registrata nel 2020 e nel 2021, sostenuta in particolare dalle misure straordinarie di sostegno alle piccole e medie imprese offerte dai comuni frutto dei contributi decisi dallo stato per fronteggiare l’impatto del Covid 19, il valore dei prestiti dei due confidi di Casartigiani è tornato ai livelli pre-pandemia, passando da 18 milioni di euro a 16 milioni di euro. «Sta per finire l’effetto del sostegno al credito per le piccole imprese» spiega Maschietto «il 2022 ci ha riportato indietro con meno richieste ai nostri Confidi. La cessazione dei fondi straordinari anti-covid e il contestuale aumento dei tassi, hanno di fatto ridotto la richiesta di credito da parte delle piccole aziende. Questo non è affatto un buon segnale in vista del 2023». 

I numeri dei confidi di Casartigiani registrano, come unico dato positivo, l’aumento delle richieste di investimento, che rispetto ai 500 mila euro del 2021, superano quest’anno la cifra di oltre 1 milione e mezzo di euro. «Ma a fare da contrappunto a questo dinamismo» spiega Maschietto «si intravedono primi effetti post pandemia e causati dalla guerra e dalle sanzioni. Sono in forte aumento le imprese in liquidazione. In questo caso i Confidi, su richiesta delle banche, intervengono per le escussioni delle controgaranzie offerte: dai 78 mila euro del 2021 siamo passati ad oltre 200 mila euro del 2022. I dati che riceviamo anche in questi giorni sono di ulteriori difficoltà da parte delle aziende nell’onorare i debiti contratti».

«Grazie all’intervento del Governo per il 2022» conclude Maschietto «saremo in grado ancora di sostenere le aziende in estrema difficoltà utilizzando i contributi del Fondo Antiusura, messi a disposizione dal Ministero, per evitare che le aziende si rivolgano agli usurai. Riscontriamo però negativo l’aumento del tasso deciso dalla Bce per contenere l’inflazione, questo non aiuterà le imprese: i maggiori costi si aggiungeranno a quegli energetici che già ci penalizzano».