Dopo le cure, a febbraio, al Centro di Recupero Animali Selvatici della Provincia di Treviso, la lupa che era stata investita nel Bellunese è rientrata nel suo habitat ed è in salute: prosegue, infatti, il monitoraggio sulle condizioni dell’animale, in linea con le indicazioni della Regione Veneto, Ente competente in materia di gestione della fauna selvatica, che prevede la collaborazione con l’Università di Sassari, impegnata proprio in Veneto in un progetto di ricerca sui lupi del territorio.

L’esemplare era stato investito nel primo weekend di febbraio, in provincia di Belluno, ed era stato subito soccorso dagli esperti bellunesi e poi recuperata e messa in cura nell’ambulatorio del veterinario del CRAS. La lupa, apparsa subito in condizioni serie, è stata prima tenuta sotto osservazione e, in seguito, sottoposta a tutte le dovute analisi e a risonanza magnetica. Visto il quadro in miglioramento, era stata dunque trasferita al CRAS, gestito direttamente dalla Polizia Provinciale di Treviso, insieme al personale sanitario incaricato.

Grazie alle cure e al ripristino delle sue condizioni di salute, l’animale è stato poi rimesso in libertà sempre nelle zone di provenienza, nel territorio Bellunese, e costantemente seguita grazie al software GPS utilizzato dagli operatori che seguono il caso.

Ora prosegue il monitoraggio, da parte dell’Università, della lupa chiamata affettuosamente “Elsa”: in questi mesi sono più di 100 i km che ha percorso, rientrando appieno nel proprio habitat naturale.