Un messaggio, quello lanciato, che sottolinea l’importanza della donazione di sangue come un atto d’amore verso il prossimo, che viene aiutato in forma anonima e spesso salvifica. Una campagna di comunicazione particolarmente utile in un momento di diffusa carenza di sangue in Italia e nel Veneto: dopo anni di continuo aumento delle donazioni, infatti, il 2014 ha fatto registrare una preoccupante inversione di tendenza, solo in parte recuperata in questo inizio 2015.
Si chiede, così, ai donatori di mantenere la loro disponibilità, malgrado le distrazioni causate dalla crisi, e ci si rivolge anche a chi donatore, per ora, non è, ma potrebbe presto diventarlo. “Il Veneto e i veneti – ha spiegato Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, alla presentazione della campagna – sono una terra e un popolo che ha nel suo DNA la generosità e il volontariato. L’estate è tradizionalmente il periodo dell’anno nel quale si cerca di riposare un po’ e di staccare dalla vita quotidiana. Sono certo però che i donatori veneti non staccheranno nemmeno in questo periodo la spina della solidarietà”. Sono 280mila le unità di sangue e di plasma di cui il Veneto ha bisogno ogni anno per dare adeguata assistenza agli ammalati e infortunati.