Promessa mantenuta. Consegnato oggi dai due titolari di Botta Management Group di Ponzano Veneto (Treviso), Christian Marchetto e Alessandro Osellame, il secondo macchinario ‘Sani Boom’, da loro stessi inventato e prodotto.
“Si tratta di un sanificatore portatile per aria, superfici e abiti ad altissimo potere disinfettante, a base di cloro in forma stabile e a ph neutro che viene usato anche nelle sale operatorie di molti ospedali, specie nel nord Europa. La cosa particolare è che tramite un atomizzatore speciale produce una nebulizzazione estremamente fina, una ‘nebbia secca’, facendo sì che l’aria, gli ambienti e le superfici irrorate non rimangano mai bagnate, sebbene si usi una sostanza in forma liquida a concentrazioni variabili non tossica, non irritante e che elimina il 99.9% di virus, batteri e funghi” hanno spiegato Marchetto e Osellame.
Durante la pandemia anche il Comune di San Dona’ si era dovuto attrezzare per garantire la continuità della sanificazione, un’attività che a partire dal gennaio 2020 era diventata pressoché quotidiana. Inizialmente con un macchinario in comodato d’uso gratuito, le cui prestazioni hanno poi convinto i tecnici a procedere con l’acquisto.
All’atto dell’acquisto del primo ‘Sani Boom’, riconosciuto quale vero e proprio dispositivo medico anche dall’Epa americano, i due imprenditori trevigiani avevano promesso che se il Comune di San Donà si fosse ritenuto soddisfatto del loro macchinario, gliene avrebbero regalato un secondo: consegna che è avvenuta oggi nella Sala consiliare del Municipio alla presenza della vicesindaca Silvia Lasfanti, dell’assessore ai Lavori pubblici Lorena Marin, del dirigente Baldovino Montebovi, della responsabile dell’ufficio Gabriella Feltrin e dei due titolari dell’azienda trevigiana.
“Ringrazio i due titolari di Botta Group – dichiara il sindaco Andrea Cereser – per il loro regalo che ci permetterà di essere ancora più puntuali nella sanificazione del municipio e degli altri edifici comunali. Un dono estremamente utile, per di più in un momento in cui i dati sulla diffusione della nuova variante Covid non ci permettono ancora di abbassare del tutto la guardia”.