Rotatorie - il progetto
Rotatorie - il progetto

La Giunta comunale di Venezia, nella sua ultima seduta ha approvato su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Renato Boraso, la realizzazione di due nuove rotatorie sperimentali tra via Miranese e lo svincolo della tangenziale.
“Si tratta di due rotatorie di dimensioni contenute che, nella loro connessione, risolvono in modo unitario il nodo semaforizzato di via Miranese con le rampe di accesso alla tangenziale di Mestre, permettendo di raggiungere una serie di obiettivi – spiega l’assessore Boraso – Innanzitutto riqualificare l’ambito urbano interessato, attraverso opere di riqualificazione urbana tra cui nuove aiuole, nuovi percorsi pedonali e ciclabili, nuovi attraversamenti sicuri anche per accedere alle fermate bus e al parco di villa Ceresa. Poi sarà possibile fluidificare il traffico in un punto oggi particolarmente congestionato, sia lungo la Miranese sia lungo la discesa dalla tangenziale”. Con l’Amministrazione Brugnaro, sono state introdotte 28 nuove rotonde, eliminando semafori ed incroci pericolosi, per garantire più sicurezza e minor inquinamento.

Il progetto delle rotatorie

Il progetto prevede, da ovest verso est, la realizzazione di una prima rotatoria di diametro esterno 27 metri, isola centrale di diametro 13 metri, anello carraio da 6 metri. I rami di ingresso da via Miranese e dalla rampa della Tangenziale sono a doppia corsia di attestazione, con larghezza della carreggiata da 6 a 7 metri e banchine da 0,50 m. Il ramo di ingresso da est è a singola corsia da 4,50 metri. Sul lato nord, sotto i cavalcavia, si prevede lo spostamento del muretto di ricezione del parcheggio al fine di organizzare un percorso pedonale di collegamento fra l’attraversamento pedonale verso via Lussinpiccolo, il parcheggio ed il previsto nuovo attraversamento pedonale verso il percorso ciclopedonale a sud di via Miranese. Il percorso ciclopedonale sul lato sud di via Miranese viene allargato e riqualificato: si realizza un percorso ciclabile affiancato al percorso pedonale, nei tratti più stretti entrambi di minimo 2 metri di larghezza, con il percorso ciclabile colorato con resine acriliche per meglio identificare gli spazi dedicati alle diverse utenze. Le aree ciclabile e pedonali sono separate dalle aree carrabili da isole spartitraffico con aiuole verdi negli ambiti esterni alla copertura del cavalcavia e con acciottolato sotto la copertura del cavalcavia. La seconda rotatoria presenta un diametro esterno 32 metri, isola centrale di diametro 18 metri, anello carraio da 6 metri oltre a una fascia semi valicabile di 1,5 metri di larghezza. I rami di ingresso da via Miranese ad est e ad ovest sono a doppia corsia di attestazione, con larghezza delle corsie pari a 6 m, banchine da 0,50 m.

L’attraversamento pedonale esistente viene leggermente avvicinato alla nuova rotatoria al fine di essere correttamente posto dietro la fermata bus che viene collocata tra la rotatoria di progetto e quella esistente, con corsia preferenziale che si attesta in ingresso alla rotatoria di via Giustizia. Il detto attraversamento pedonale, oltre a essere messo in sicurezza dall’isola spartitraffico del ramo della rotatoria, sul lato della doppia corsia di accesso alla rotatoria di progetto è ulteriormente protetto da isola salvagente che eviti l’evento di investimento determinato da un veicolo che sorpassi i veicoli fermi per far attraversare un pedone. Il ramo di uscita verso la tangenziale viene leggermente spostato rispetto all’attuale. La barriera stradale esistente posta sul bordo destro non viene spostata.

La necessità di definire una fase di sperimentazione dell’assetto della rotatoria richiede l’utilizzo di sistemi di contenimento e definizione dell’andamento delle rotatorie che siano rimovibili, di facile spostamento per eventuali aggiustamenti e riutilizzabili alla fine della sperimentazione. Al contempo devono assicurare adeguata solidità e peso al fine di non essere facilmente oggetto di atti vandalici o di azioni da parte di eventi atmosferici di elevata intensità, e di proteggere in modo adeguato le aree ciclopedonali retrostanti.

L’investimento per la realizzazione dell’opera è di 400 mila euro.