A soli 51 anni è mancata Barbara Carron: imprenditrice trevigiana, già vicepresidente del Padova Calcio. Per la sua passione per i colori biancoscudati negli anni di dirigenza era stata soprannominata Lady B, diventato tatuaggio nel giorno della promozione in cadetteria.

Dal 1998 amministratore e punto di riferimento dell’azienda di famiglia, la trevigiana Carron Costruzioni Generali, gruppo leader nel mondo delle costruzioni, Barbara era malata da tempo. Prima un nodulo al seno, poi la scoperta di un tumore molto raro al tessuto connettivo. Della malattia aveva parlato presto sui social: con i suoi post, ha provato ad ispirare molte donne alle prese con una battaglia contro il tumore. Ha raccontato la sua quotidianità senza filtri, condividendo un percorso fatto di complessità ma anche nuove consapevolezze.

Dal 2005 al 2013 è stata vice presidente del Calcio Padova. Il suo ingresso fu determinato dalla presenza dell’allora patron Marcello Cestaro, che proprio alla famiglia Carron chiese una mano per reggere la società calcistica di viale Rocco. Barbara Carron intraprese l’avventura biancoscudata con enorme entusiasmo. E tifo. Tanto da divenire non soltanto dirigente competente, e apprezzata da un mondo maschile come quello del calcio, ma anche un punto di riferimento per i sostenitori del Padova. Il risultato sportivo tanto atteso arrivò a Busto Arsizio, quando la squadra di Sabatini conquistò quella Serie B che si tatuò sotto la spalla sinistra. “Lady B, 21 giugno 2009”, ricordando la vittoria sulla Pro Patria. “C’è chi si tatua i nomi dei figli – raccontò al tempo – Io non ne ho. Mi tengo stretto il ricordo della giornata più bella vissuta da vice presidente del Padova”. L’anno successivo, tuttavia, fu ancora gioia: in molti la ricordano festeggiare la salvezza a Trieste al termine di un campionato e uno spareggio a dir poco emozionante. Negli anni successivi, con Cestaro presidente, arrivò pure a sfiorare la Serie A. Poi un progressivo disimpegno, fino all’uscita di scena nel 2013. Il suo legame a Padova, e al Padova, è rimasto però immutato nel tempo. In molti in queste ore stanno piangendo la sua scomparsa.

“Resterà il ricordo di una capace imprenditrice, di un’appassionata dirigente sportiva, di una generosa volontaria ma soprattutto di una persona sensibile che ha saputo comunicare con grande coraggio e forza la malattia e gli stati d’animo conseguenti, creando intorno all’inesorabilità del male una grande capacità di pensiero, motivo di ammirazione e riflessione per tutti.”

“Le considerazioni di Barbara Carron affidate fino all’ultimo ai social, infatti, anche nella situazione personale che si ritiene più solitaria, sono divenute motivo di contatto e relazioni, fornendo supporto e fiducia anche a tante persone malate. Sono molto ammirato di come ha saputo mettere a disposizione la sua vita fino alla fine. In questo triste momento partecipo al dolore di tutti i familiari e degli amici. A lei dedico un pensiero”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto esprime il cordoglio per la scomparsa di Barbara Carron, nota imprenditrice nell’azienda di famiglia di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), avvenuta oggi a 51 anni.