E’ Procida la città capitale italiana della cultura 2022.

Non ce l’ha fatta Pieve di Soligo che però, insieme a tutte e 10 le finaliste, ha ricevuto i complimenti del ministro Dario Franceschini e dalla commissione giudicatrice questa mattina, alle 10, durante la cerimonia di proclamazione. 

Queste le parole del ministro Dario Franceschini: “E’ un anno particolare anche per questa manifestazione quest’anno. Oggi ci adattiamo a questo sistema, lo stesso coinvolgente. Un sistema che consegnerà in diretta la città vincitrice. E’ un anno difficile per il turismo, per le attività che stanno vivendo un vero e proprio deserto. Noi stiamo cercando di sostenerlo. Oggi guardiamo al futuro, parliamo della città capitale della cultura del 2022 quando il turismo tornerà potente e attraversando tutto il nostro territorio e ci porteranno anche ad una serie di problemi che hanno motivato l’idea di capitale italiana della cultura. L’idea è partita con Matera ed è cresciuta anno per anno poi Mantova, Pistoia, Palermo, Parma prorogata fino al 2021 ed ora stiamo decidendo il 2022, la partecipazione è stata forte e la commissione è stata impenetrabile”. 

Continua poi il Presidente Stefano Baia Curioni: Ringrazio tutte le 28 città che hanno deciso di partecipare con grande qualità al concorso ed esprimo il rammarico di tutti noi per aver dovuto condurre una selezione severa. Fin dall’inizio ci è stato chiaro che il nostro lavoro non sarebbe stato facile, ogni volta è più difficile. Poi siamo stati sfidati dalla qualità delle proposte concepite da sindaci dei territori ricchi d’arte ma anche sfidati da eventi drammatici. Territori che si sono affidati alla cultura per rinascere e dare prova della propria resilienza. Ogni città ha portato nel proprio progetto le proprie gemme e i propri demoni. Questo consente di condividere una buona notizia ovvero che l’idea di uno sviluppo economico a base culturale sta diventando una pratica progettuale concreta. Questo significa che la cultura è pensata come un fattore essenziale delle pratiche collettive. Il patrimonio culturale paesaggistico non è solo bellezza ma è anche relazioni, curiosità e senso di avventura. La cultura è dei giovani, di chi ha fame e sete ma il suo accadere crea inclusioni, entusiasmi e ponti. Abbiamo finalmente superato la stagione dei giacimenti e del petrolio, la cultura è pensata oggi come pane quotidiano. Andrebbero promossi tutti e 10 i progetti, sarebbe un investimento a lungo termine per far tracimare buoni esempi, sostegni e buone prassi. Le 10 città meritano di vincere tutte insieme ma solo una oggi può vincere. La commissione ha quindi scelto quella città che fosse cuore, mente e officina di idee, veicolo. E proprio per le condizioni di quest’anno, il cuore e la mente è un messaggio poetico che speriamo possa essere un augurio per tutti noi, da oggi per il futuro. 

E quella del dare dei benefit alle altre città finaliste è una sfida che il ministro Franceschini ha accolto al volo: “Dovremmo trovare le forze per premiare tutte le finaliste, dobbiamo trovare un meccanismo affinchè tutte le città finaliste abbiamo già qualcosa”.

Tra le motivazioni che hanno visto la premiazione di Procida: “Contesto di sostegni locali ben strutturato. progetto che trasmette una visione di cultura che dalla piccola realtà dell’isola si trasmette a tutta la città”.

Festa grande in piazza a Procida, il sindaco emozionato ha detto: “Enorme gioia che rappresenta il sentimento di tanti borghi d’Italia. Penso che Procida possa essere considerata un simbolo di tante comunità che hanno riscoperto il valore per il proprio territorio. Siamo onorati, facciamo i complimenti a tutte le altre città. Un’enorme opportunità storica per la nostra città”.