Alla conferenza stampa del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, tenuta questa mattina in diretta Facebook sulla pagina ufficiale del primo cittadino di Venezia, ha preso parte anche l’Assessore alle Politiche Sociali Simone Venturini.
Questo quando detto da Venturini: “Fin da quando tutto ha avuto inizio nel nostro Paese, dal 23 febbraio, c’è stato un acuirsi delle difficoltà specie da punto di vista sanitario. Ma alcune attività, come i servizi alle persone più fragili, andavano garantite. Il grande sforzo di questo periodo, volutamente non “urlato”, è stato fatto per gli anziani non autosufficienti. Abbiamo 2.600 posti letto, cioè anziani, che sono i nostri nonni e genitori, nelle case di riposo, e il nostro obbligo è quello di metterli in sicurezza. C’è un impegno anche per garantire la comunicazione con i familiari, visto che le visite, data l’emergenza, non sono possibili. Lo facciamo attraverso degli ipad. Ma c’è un grande lavoro anche per gli anziani che sono a casa, per le persone con disabilità, immunodepresse. Si sono attivati centinaia di servizi da parte della Protezione Civile, ma anche delle attività economiche, che consentono di portare la spesa a domicilio. E questo grazie anche ai volontari. Ci sarà anche un impegno maggiore del Comune per le persone in quarantena, che stanno aumentando. Quanto alle persone giovani con disabilità, a maggior ragione ci sono difficoltà in questo periodo, in cui le scuole sono chiuse. Il non poter uscire è anche un problema di sfogo personale. Come Comune, ci siamo attivati con degli operatori che vanno a domicilio nelle famiglie che hanno a che fare con questo tipo di difficoltà. Stiamo distribuendo mascherine e dispositivi di sicurezza individuale nelle case di riposo e nelle strutture per persone con disabilità. Altro aspetto riguarda la marginalità, le persone senza dimora, un mondo che non può mettersi in pausa. C’è un altro impegno generale, per tutte le persone sole che vivono in casa, ovviamente inquietate e speranzose che questa situazione finisca presto. Tutto ciò che riusciamo a dare con le forze di un Comune, che non è Regione e nemmeno Stato, è farina del nostro sacco”.