Continua il progetto di sensibilizzazione sulla violenza di genere da parte delle Farmacie comunali Ames in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia.
L’appuntamento di oggi
Questa mattina la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, è intervenuta all’appuntamento alla farmacia di viale Garibaldi 43, durante il quale è stato illustrato il progetto rivolto alla cittadinanza e in particolare alle donne.
I partecipanti
Erano presenti, tra gli altri, la responsabile del Centro Antiviolenza, Patrizia Marcuzzo, e il coordinatore generale di Ames, Silvia Spignesi. Il programma si inserisce all’interno di un ampio calendario di appuntamenti per la valorizzazione dei 30 anni di attività del Centro Antiviolenza, in continuità con i laboratori di sensibilizzazione già realizzati con Ames nei mesi di gennaio e febbraio 2024.
Lo scopo
Attraverso i laboratori, le operatrici del Centro hanno offerto ai responsabili e al personale Ames informazioni e orientamento sul fenomeno della violenza di genere e sull’organizzazione dei Centri, in modo da rafforzare la competenza della Rete Antiviolenza e avere sul territorio presidi ancora più efficaci. “Il personale delle 15 farmacie Ames, presenti in tutto il territorio metropolitano di Venezia, è in prevalenza femminile – ha spiegato Spignesi – e abbiamo ritenuto, in quanto donne, di dover fare qualcosa, come dare un sostegno concreto alle vittime di violenza proprio grazie al nostro circuito. La farmacia è un presidio sul territorio, un luogo di facile accesso, sicuro e discreto a cui i cittadini si rivolgono con fiducia per tanti motivi. Da oggi, grazie alla formazione del personale e alla creazione di spazi dedicati, possiamo anche essere un primo supporto per le donne che hanno bisogno di aiuto”.
La formazione dei farmacisti
I farmacisti Ames infatti sono stati formati dalle operatrici del Centro Antiviolenza in modo da poter essere di sostegno a chi si rivolge loro: a volte da una parola o da un gesto si può capire che la persona ha bisogno di essere ascoltata e messa a suo agio. Il farmacista quindi può indirizzare la donna al Cav, anche grazie al materiale informativo presente in ogni farmacia. “Cogliere i segnali di una donna in difficoltà non è facile – ha precisato Marcuzzo – ma può fare la differenza perché essa si senta al sicuro e si possa rivolgere al Cav. Il lavoro in sinergia con Ames per noi è davvero prezioso e ci permette, sempre di più, di essere presenti sul territorio e intercettare quante più donne possibili”.
“Siamo davvero orgogliosi di questo progetto – ha concluso la presidente Damiano – che ci consente di essere vicini alle donne e a chiunque abbia necessità di avere un supporto in caso di difficoltà, ma anche di continuare con l’opera di responsabilizzazione sul fenomeno della violenza di genere, purtroppo sempre più diffuso. Il lavoro di formazione rivolto ai farmacisti grazie al Cav è stato fondamentale, ma sta riguardando anche altri enti, come l’Inps e lo stesso Comune di Venezia. Sono sicura che questa collaborazione darà degli ottimi frutti e mi auguro che presto l’iniziativa si possa estendere anche a tutte le farmacie private del nostro territorio, perché arrivare in modo capillare ai cittadini è fondamentale”.