La complessità e velocità nel vivere un mondo interdipendente e in continuo cambiamento richiede nuovi adattamenti e soprattutto uno sguardo capace di pensare in termini planetari… Il Giavera Festival, nei suoi 30 anni, ha voluto incontrare e raccontare il Mondo, a partire dai migranti, dalle persone di culture diverse, dagli stranieri, dai “foresti”. La loro presenza nei nostri territori ci rimanda alle complesse dinamiche della geopolitica, delle migrazioni, le guerre incollate ai popoli, le disuguaglianze, la pace, l’ambiente, la collettività umana…
L’edizione “speciale” che si ripropone di proseguire il percorso iniziato 30 anni fa con la nascita del festival dall’esperienza della casa di accoglienza migranti di Giavera del Montello si terrà nella cornice del parco e di Villa Wassermann, dall’1 al 7 luglio 2024. Offriremo contenuti, riflessioni, spunti per quel Mondo che ci desideriamo affinché possa essere “Mondo ditutti”.
Sette incontri con ospiti d’eccezione offriranno tracce di cammino:
Francesca Mannocchi (1° LUGLIO ore 20.45), reporter di migrazioni, guerre, conflitti, ci provocherà a riflettere su “Il Mondo che ci desideriamo” a partire da “racconti oltre confine”.
Gad Lerner (4 LUGLIO ore 20.45), giornalista, saggista, conduttore televisivo, presentandoci il suo ultimo libro: Gaza, odio e amore per Israele, ci farà entrare nella contesa israelo-palestinese con una prospettiva che non vuol farsi trascinare dagli stereotipi che alimentano il conflitto.
Giampaolo Musumeci (6 LUGLIO ore 18.00), giornalista e scrittore, conduttore di Nessun luogo è lontano (Radio 24), ci condurrà ad ascoltare Voci in diretta sul Mondo… Perché il Mondo ci ri-guarda.
Marco Damilano (7 LUGLIO ore 15.00), giornalista e saggista, conduttore de Il cavallo e la torre (Rai3), riprenderà invece ciò che viviamo in questo nostro Paese, per come lo vediamo noi e per come ci vedono, “gli altri”: Italia da dentro, Italia da fuori. Geografia di un Paese in movimento.
Marco Omizzolo (7 LUGLIO ore 16.30), sociologo e attivista sui temi dello sfruttamento lavorativo, e Yvan Sagnet, scrittore e presidente dell’associazione NoCap contro lo sfruttamento nel settore agroalimentare, ci faranno conoscere meglio questi fenomeni, presenti anche nel nostro territorio, rispetto ai quali è attivo il Progetto Common Ground, nel quale si impegnano le cooperative La Esse e Una casa per l’uomo, in collaborazione con altri attori istituzionali e locali.
Riccardo Iàcona (7 LUGLIO ore 18.15), giornalista e conduttore televisivo di Presa diretta (Rai3), porterà il nostro sguardo ancora sul “Mondo di oggi, la guerra incollata ai popoli, le migrazioni e le grandi disuguaglianze”.
E infine, a conclusione di questa ricchissima rassegna di interventi,
Marco Paolini (7 LUGLIO ore 20.00), compagno di strada di tante edizioni del GiaveraFestival, ci provocherà conversando con il pubblico su “questioni urgenti” che ci chiamano tutti ad impegnarci per “l’umano” che rischiamo di smarrire.
Ma il GiaveraFestival è anche molto altro, è anche un ricco programma di musica, danza, workshop e mostre e proposte di gusti d’altrove che ormai abitano anche da noi, il tutto frutto della collaborazione di 11 associazioni multiculturali del territorio. Perché per noi “cultura” è da sempre un insieme di tantissimi linguaggi, del corpo e della vita.
Musica:
Ansamblul Decebal Traian, dalla Romania, Woman Ensemble Dance, dal Sud dell’India,
Roberto Mont e Musical Trio, dalle Isole di Capo Verde, Afric Etnic Night, la notte dei tamburi d’Africa con Cheikh e Bakh Yaye Compagnie, Achref Chargoui e musiche dalla Tunisia, Egitto, Marocco, Ucraina Music Band Sarò Circle Popular Dance, Festejo Festejo de Rama en Rama, dall’America Latina, e un gruppo che tante volte è stato ospite del Festival: i Barbapedana.
Performance teatrali e di impegno civile:
con Immaginari Teatro; con “Per amore della terra”: Iran, attivismo e impegno civile. Racconti, immagini e musiche con il quartetto BARBOD Iran.
Work shop:
di danze popolari iraniane, kurde e azere con Hadi Habibnejad, di calligrafia iraniana, di canto Rom con Roxana Ene.
Mostre fotografiche ed esposizioni di:
Diala Brisly (Siria), Filippo Troiano (Italia), Mahya Rastegar (Iran).
E ancora:
Piccolo salone di arte e artigianato, Foyer Del Libro, esposizioni d’arte dall’Iran, Progetti di agricoltura sociale e moda etica, senza dimenticare i sapori delle cucine dal mondo,
con tutta l’energia dell’incontro e della festa nello splendido contesto naturale e architettonico del parco di Villa Wassermann!