Dal 16 al 18 febbraio, al Teatro Del Monaco, la commedia di Neil Simon diretta da Massimo Popolizio
Protagonisti insieme, Umberto Orsini e Franco Branciaroli tornano sul palcoscenico con un classico di Neil Simon, uno dei maggiori scrittori americani contemporanei. Venerdì 16 febbraio, alle ore 20.30, debutta, al Teatro Del Monaco, I ragazzi irresistibili per la regia di Massimo Popolizio.
Lo spettacolo, prodotto da Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini, Teatro Biondo Palermo, vedrà in scena, fino a domenica 18 febbraio, anche Flavio Francucci, Eros Pascale, Emanuela Saccardi e Chiara Stoppa. Ad arricchire la drammaturgia, le scene di Maurizio Balò, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Carlo Pediani. Al suono Alessandro Saviozzi.
Willy Clark e Al Lewis, interpretati rispettivamente da Branciaroli e Orsini, sono due anziani attori che hanno lavorato assieme tutta la vita, tanto da essere conosciuti come “I ragazzi irresistibili”. E che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva, per celebrare la storia del glorioso varietà americano.
Nel vano tentativo di ricucire lo strappo che li ha divisi, lasciano riemergere le incomprensioni antiche che si ripresentano ancora più radicate. Questa difficile alchimia diventa così il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia, un omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole manie e tragiche miserie.
Scambi di battute e situazioni esilaranti diventano fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità.
Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che negli ultimi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett o addirittura a Čechov, piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. Ad affiancarli, alla regia, Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro contemporaneo.