L’inaugurazione della nuova sede dei Corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova del Polo universitario di Treviso si è svolta oggi, nel quartiere di Fiera, con un momento celebrativo che ha ben rappresentato la sinergia in essere tra la Regione del Veneto, l’Università e l’Azienda Ulss 2 Marca trevigiana. Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Veneto, la Magnifica rettrice dell’Università degli Studi di Padova con il prorettore delle sedi decentrate, e il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana.

“Oggi realizziamo un sogno che inseguiamo da molti anni, un segno di civiltà e di attenzione nei confronti degli studenti e delle studentesse – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto –. In Italia, attualmente, mancano 50.000 medici, in Veneto 3.500 e quindi voi ragazzi rappresentate una generazione nuova, non solo per età, ma anche per professionalità, che sarà molto diversa dal punto di vista clinico. Voi affronterete un mondo digitale e avrete un paziente che potrà informarsi grazie alle nuove tecnologie. E concordo con il dr Benazzi quando dice che l’umanizzazione della vostra professione sia la carta vincente. Sono convinto che si curi con le medicine, si curi con una diagnosi appropriata, ma che si curi anche con le parole, con la disponibilità e con l’empatia. L’empatia è l’elemento fondamentale per una buona medicina.

Mi auguro che voi studenti di oggi possiate veramente governare questa rivoluzione perché la vostra sarà una professione che cambierà radicalmente. Spero anche che decidiate di esercitarla in Veneto, dove trovate una sanità che eroga 80 milioni di prestazioni sanitarie all’anno, 2 milioni di accessi al pronto soccorso, 64.000 dipendenti dei quali 12.000 medici”.

 

“Questo evento segna un momento di grande importanza – ha affermato la Magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Padova -. È il risultato di una straordinaria sinergia tra la Regione Veneto, l’Università di Padova e l’azienda Ulss 2. La nuova sede è sicuramente la chiave per affrontare con fiducia le sfide complesse del futuro perché è una risposta concreta alla crescente richiesta di formazione in ambito sanitario, testimonianza della qualità dell’insegnamento, vista anche l’introduzione del nuovo corso di Tecnici di Laboratorio biomedico nell’anno accademico che verrà. La storia della Medicina è fatta anche di scelte coraggiose e innovative di uomini e donne che hanno saputo mettere in discussione le conoscenze acquisite e dobbiamo ricordarlo oggi che andiamo a inaugurare spazi dotati delle più moderne tecnologie per supportare una didattica innovativa, inclusiva, che riflette anche l’impegno della nostra Università per una formazione equa. Questo è un nuovo polo che non solo arricchisce la nostra Università, ma rafforza anche il legame tra il sapere accademico e le esigenze del territorio. Un grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo progetto, quindi al Presidente della Regione, all’azienda Ulss 2, alle colleghe e ai colleghi dell’Università. Concludo rivolgendomi agli studenti e alle studentesse augurando loro un percorso di scoperte e soddisfazioni: siate consapevoli del valore del vostro impegno e del ruolo importantissimo e fondamentale che sarete chiamati a svolgere in futuro con la vostra professione”.

Il direttore generale dell’Ulss 2, salutando e ringraziando le numerose autorità intervenute, ha voluto ribadire come: “Sia merito dei vertici regionali l’aver fortemente voluto questa sede di Treviso, e come grazie alla sinergia con l’Università di Padova, e in particolar modo con la Magnifica rettrice, prof.ssa Mapelli, con il prorettore, prof. Sambo, che si occupa delle sedi decentrate e con il presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, prof Rattazzi, sia stato possibile realizzarla. Ringrazio inoltre tutti i collaboratori Ulss 2, i coordinatori, tutor e i professori dei Corsi di Laurea che svolgono il proprio ruolo egregiamente. Agli studenti, oltre a chiedere di essere dei bravi professionisti, chiedo di imparare una cosa che non viene insegnata nelle aule di studio: la comunicazione con il paziente, la cura del rapporto umano – ha concluso il direttore -. Oggi abbiamo inaugurato delle aule bellissime e funzionali che abbiamo voluto dedicare a tre illustri personaggi del territorio tra i quali voglio ricordare, in particolare, la prima donna laureata in medicina, Ernestina Paper, dato che attualmente i nostri collaboratori medici sono al 57% donne. Questa intitolazione è dedicata alla Magnifica Rettrice dell’Università di Padova. Le altre due intitolazioni sono dedicate a Gerolamo Fabrici D’Acquapendente, in onore della Medicina, e a Francesco Gera, come rappresentante del connubio tra scienza medica e valorizzazione del territorio, in omaggio al presidente della Regione”.

 

 

LA NUOVA SEDE DI VIA SANT’AMBROGIO DI FIERA 

La sede inaugurata oggi va ad aggiungersi a quella storica di Via Venier e ospiterà i Corso di Laurea in Infermieristica, Medicina e Chirurgia e Igiene dentale. Le aule create nella nuova struttura saranno ovviamente a disposizione anche di tutti gli altri corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia.

L’edificio comprende:

  • 1 aula da 130 postazioni
  • 1 aula da 100 postazioni
  • 1 aula da 53 postazioni
  • 1 aula Digital Lab con 58 postazioni PC per svolgere una didattica innovativa tramite le numerose piattaforme digitali a disposizione (Kaltura, Wooclap, Powtoon, Compilatio, Zoom, AI Companion…)
  • 1 ufficio per il personale dei Corsi di Laurea

Tutte le e aule sono inclusive e prevedono postazioni per eventuali studenti con disabilità.

Le 3 aule sono state dedicate a illustri figure che hanno segnato la storia della medicina o legate al nostro territorio:

Gerolamo Fabrici D’Acquapendente, il cui nome è legato al Teatro Anatomico al Bo di Padova. 

Figura emblematica della fase di transizione dell’anatomia rinascimentale a quella del Seicento, è stato nominato docente di Chirurgia nello Studio di Padova con l’obbligo di insegnare anche Anatomia, attività che svolgerà per circa 50 anni contemporaneamente a quella di chirurgo e medico. Nel corso del suo magistero viene costruito il primo Teatro Anatomico permanente (1595): quest’aula-laboratorio, ancora oggi perfettamente conservata a Palazzo Bo, è il simbolo del metodo dimostrativo in anatomia e costituisce il modello dei teatri anatomici che sorgono nel ‘600 nelle principali università d’Europa. Fabrici segna anche il passaggio dall’anatomia descrittiva all’anatomia funzionale, come dimostrano le sue numerose opere.

L’aula a lui dedicata rappresenta un omaggio alla scienza medica.

Francesco Gera, medico coneglianese e agronomo.

Esercitò la professione di medico con abnegazione, specialmente durante le due invasioni del colera, negli anni 1836 e 1849: nel 1831, infatti, scoppiato il colera a Vienna, Gera abbandonò la sua città natale, Conegliano, per recarsi là dove l’epidemia infuriava per studiarla da vicino e capire se vi si potesse opporre rimedio. I suoi studi erano però rivolti anche all’agronomia, materia in cui fece parecchie lodatissime pubblicazioni che portarono a esiti pratici altrettanto validi che realizzò a Conegliano, dove pensava di veder sorgere una Scuola Agraria con annesso podere sperimentale. Così, il 10 gennaio 1864 veniva inaugurato il primo esperimento di una simile scuola nelle province venete, che si modellò secondo le idee espresse dal Gera stesso. Una scommessa fortunata, tanto che oggi ricordiamo Francesco Gera, assieme ad Antonio Carpenè, come uno dei padri dell’insegnamento agrario, poi spiccatamente enologico, in Conegliano.

L’aula a lui dedicata, in onore del presidente della Regione del Veneto, omaggia il connubio tra scienza medica e valorizzazione del territorio trevigiano con le sue eccellenze non solo nel campo della medicina, ma anche nelle risorse naturali che offre.

Ernestina Paper, prima donna medico laureata in Italia.

È la prima donna ad aver potuto frequentare regolarmente corsi universitari in Italia, conseguendo nel 1877, dopo la nascita dello stato unitario, la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Firenze. Intraprese poi una carriera professionale, aprendo uno studio medico “per malattie delle donne e dei bambini”. Una delle sue attività più interessanti fu la divulgazione medica d’igiene e scientifica che la portò, nel 1911. Ernestina Paper ha aperto la strada a tutte le donne che, con coraggio e determinazione, hanno scelto di dedicarsi alla medicina. L’aula dedicata a Ernestina è in onore della Magnifica Rettrice Daniela Mapelli, prima Rettrice a Padova dopo 800 anni.