Inaugurata a Palazzo dei Trecento la mostra di fotografia dal titolo “La Treviso dei quartieri”, nata – assieme ad uno speciale volume che ne celebra la carriera – per onorare i 60 anni di attività del fotografo Orio Frassetto. Orio Frassetto, garzone di bottega negli anni Sessanta nello storico negozio di fotografia, Foto Leandro all’inizio del Calmaggiore. E poi piano piano lo studio della fotografia, le inquadrature, i progetti, le mostre. Tanto da far crescere in qualità il lavoro di Orio e trasformarlo in un vero e proprio artista della fotografia e del bianco e nero. Viaggio nei quartieri.
Un viaggio nella Treviso della periferia, laddove c’è vita e bellezza o anche degrado o mancanza di cura da parte dell’amministrazione comunale. Una mostra dove chi osserva le fotografie ritrova i luoghi dell’infanzia o i luoghi dove vive, in un abbraccio unico tra centro storico e la città fuori le mura. Durante la presentazione alla stampa della mostra che ha aperto i battenti a palazzo dei Trecento, complice la presenza del consigliere regionale leghista Riccardo Barbisan, non sono mancati i riferimenti alla corsa per le amministrative del capoluogo.
«La mostra arriva nel momento giusto» ha commentato Barbisan, «sui quartieri c’è chi dice di avervi riposto attenzione, ma certi marciapiedi dicono il contrario. Il valore culturale della mostra è importante, ma serve andare oltre le emozioni e i pensieri». Barbisan, che lancia così una stoccata a Ca’ Sugana. San Liberale, Santa Bona, San Paolo, Santa Maria del Rovere e via dicendo tutti i quartieri della città sono stati scrutati con l’occhio artistico di Orio Frassetto e dei suoi allievi.