Stop all’incuria delle proprieta’ immobiliari
Firmate due ordinanze per il ripristino degli standard igienico-sanitari di alcuni fabbricati sul terraglio
Stop all’incuria nelle proprietà immobiliari della Città. Il sindaco di Treviso Mario Conte ha firmato le prime ordinanze che invitano i proprietari di immobili a ripristinare le normali condizioni di sicurezza sanitaria dei propri fabbricati e degli spazi verdi prospicenti.
Il Nucleo Antidegrado della Polizia Locale di Treviso ha ravvisato le situazioni critiche in due immobili situati lungo strada Terraglio. Nel primo sono state rilevate saracinesche imbrattate con simboli indecorosi, tavole di legno divelte, vegetazione infestante, impalcature arrugginite, serramenti deperiti e calcinacci sopra il tetto e, a terra, depositi di materiali. Nel secondo, situato fra via Cimitero San Lazzaro e strada Terraglio, è stata verificata la presenza di vegetazione rampicante, arbusti e piante cresciuti senza controllo, in parte sporgenti all’esterno, sacchetti di rifiuti oltre a varchi nell’edificio tali da renderlo facile rifugio per ratti, rettili e insetti oltreché un possibile alloggio di fortuna per malintenzionati.
Il provvedimento del sindaco ordina di avviare entro 20 giorni il ripristino delle recinzioni divelte, l’esecuzione delle opere di pulizia dell’area da rifiuti e il taglio degli arbusti e dell’erba su tutta l’area oltre all’invio al Comando di Polizia Locale di Treviso, entro 45 giorni, di un cronoprogramma per la manutenzione dell’immobile o, in alternativa, di procedere alla copertura su tutti i lati dello stesso con apposite strutture a norma di legge.
«È la prima volta che viene emessa un’ordinanza che invita a ripristinare le normali condizioni di decoro in una proprietà privata», spiega il sindaco Mario Conte. «Questo tipo di provvedimento si è reso necessario, all’esito dei sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale, per garantire la tutela dell’ambiente, della salute, del decoro e della vivibilità urbana. La Città può essere più bella, vivibile e accogliente se i proprietari degli immobili, anche se non abitati, li mantengono in uno stato consono e rispettoso».