Rincari sulle bollette (immagine d'archivio)
Rincari sulle bollette (immagine d'archivio)

Sposando in pieno il motto “fare di necessità, virtù”, i cittadini mestrini, in qualità di utenti, stanno mettendo in campo tutto l’”italico” ingegno per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Gli imponenti rincari d’autunno – che si trascineranno anche per la prima parte del 2022, volendo essere ottimisti – stimolano la fantasia anti-inflazione che si traduce in comportamenti e condotte che potremmo definire virtuosi.

Secondo una indagine realizzata da Adico, Associazione Difesa dei Consumatori, con il coinvolgimento dei propri soci, tre quarti delle famiglie mestrine sta adottando misure mai utilizzate prima per contenere il caro-bollette. Nel campione preso in esame (hanno partecipato al questionario a multi-risposta 142 iscritti residenti a Mestre), tre soci su quattro rivelano di aver messo in campo soluzioni per il risparmio energetico.

Nel 90% dei casi, stiamo parlando di misure legate al riscaldamento. In tanti, in questo pur rigido inverno, tengono i termosifoni a temperature non superiori ai 18/19 gradi, mettendo in atto una strategia che, fra l’altro, porta vantaggi anche alla salute. “Ogni grado in meno permette di risparmiare – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico -, oltretutto in questo modo si tutela meglio anche l’ambiente. D’altra parte, non è la prima volta che lo diciamo, in certi condomini dove il riscaldamento è centralizzato ci sono temperature tropicali che onestamente risultano del tutto inopportune”. C’è da dire che in questa corsa al contenimento dei costi, molti mestrini tengono chiusi i termosifoni nelle stanze meno frequentate.

Dal questionario dell’Adico – che prevedeva alcune domande con multirisposta -, circa 8 mestrini su 10 rivelano di aver cambiato il proprio approccio con il lavaggio di piatti e abiti. Nel primo caso, la lavastoviglie è stata praticamente messa in un angolo mentre la lavatrice viene utilizzata con il contagocce o nei giorni o negli orari in cui calano i costi, come previsto da alcuni contratti.

I comportamenti virtuosi, dettati però dalla mazzata sulle bollette di luce e gas, spaziano in ogni direzione. Anzitutto, si registra un boom delle auto-letture che, secondo il pensare comune, scongiurano il ricevimento delle cosiddette bollette pazze. Poi, si usano meno le stufette, che rinomatamente consumano moltissimo, si tengono chiuse il più possibile le finestre per non disperdere il calore, anche se in tempo di pandemia sarebbe meglio arieggiare. Infine, più di qualcuno sta puntando su nuove fonti di energia, come il generatore, ma l’interesse resta per lo più solo sulla carta. Questo produttore di energia, infatti, non è utilizzabile in spazi chiusi (se parliamo di generatori alimentati a benzina o gasolio) e permette risparmi comunque limitati perché il combustibile costa sì meno del metano, ma non di molto. Insomma, c’è chi si sta informando ma gli acquisti sono ancora per lo più fermi al palo.

“Dal nostro questionario è emersa soprattutto una cosa – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – il caro energia fa paura e rischia di mettere in ginocchio tante famiglie. La gente, per fortuna, sta adottando misure per risparmiare e questo può essere un bene anche per i comportamenti futuri. Il nostro compito in questo periodo è quello di aiutare il più possibile i nostri soci ad adottare queste misure virtuose per risparmiare. Siamo convinti che il contenimento dei costi sia realizzabile soprattutto con le buone pratiche più che con contratti di fornitura vantaggiosi perché questi ultimi nascondo spesso extra-costi che rendono del tutto superflui i vantaggi rappresentati, per esempio, da costi sotto mercato di luce e gas”.