L’insulino-resistenza è un disturbo che, se non tenuto sotto controllo, può avere importanti ripercussioni sulla salute.
Nei mesi scorsi se ne è parlato molto sui social, soprattutto in riferimento a dei post di Valentina Ferragni.
Insulino-resistenza: che cos’è
Entrando nel dettaglio, parliamo di una resistenza all’azione dell’insulina, un ormone chiave nell’attivare e nel regolare in generale il metabolismo corporeo.
Generalmente questo disturbo viene considerato un campanello d’allarme per il diabete di tipo 2, ma i fattori di rischio e le cause scatenanti possono essere molteplici. Tale condizione, infatti, è correlata anche a obesità, ipertensione arteriosa e a numerose altre condizioni.
L’insulino-resistenza è un’alterazione trasversale: non è specifica di una patologia, ma un marker di alterato metabolismo corporeo che può predisporre a diversi patologie come diabete, malattie cardiovascolari e alcune forme di tumore.
Sintomi e campanelli d’allarme
I principali campanelli d’allarme sono: glicemia alta, sovrappeso, ipertensione e familiarità con il diabete di tipo 2. Nelle donne, inoltre, può associarsi anche alla sindrome dell’ovaio policistico.
Lo stile di vita è fondamentale: per prevenire questa condizione, infatti, è opportuno seguire una sana alimentazione, ricca di antiossidanti, polifenoli, vitamina C e vitamina E, associata ad una regolare attività fisica a intensità moderata, come ad esempio camminata a passo veloce, corsa o nuoto.
Esistono anche farmaci classificati come insulino-mimetici, ma di fatto sono indicati, a parte rare eccezioni, solo in caso di diabete. Questo significa che nelle persone obese o ipertese, ad esempio, l’insulino-resistenza non può essere curata con questo tipo di terapie. Sarà lo specialista, dunque, a consigliare l’iter terapeutico più indicato in base alla specificità del paziente.