Di recente un esperimento condotto sui topi ha portato alla luce una terapia molto promettente in fatto di invecchiamento.

Secondo gli esperti, infatti, questa cura permetterebbe di “ringiovanire” le cellule dei tessuti, rallentando così l’inevitabile processo di degenerazione.

La nuova terapia contro l’invecchiamento

Studi recenti hanno individuato quattro proteine che regolano l’espressione del DNA e che permettono di convertire cellule ormai adulte alla loro fase pregressa. Questa tecnica (ancora sperimentale) ha spinto gli scienziati del Salk Institute a riflettere sulla possibilità di adottarla per ringiovanire i tessuti.

Così è stato avviato un esperimento (pubblicato su Nature Aging) su cavie da laboratorio, che ha dato risultati interessanti. Gli studiosi hanno utilizzato le proteine in tre modi diversi: su un gruppo le hanno impiegate solamente per un mese, sugli altri due rispettivamente per 7 e 10 mesi.

I risultati dello studio

Nei topi soggetti alla terapia di durata più breve non sono stati evidenziati effetti positivi, negli altri invece si sono potuti osservare diversi segni di ringiovanimento. In particolare, a trarne beneficio sono stati i tessuti dei reni e della pelle.

Cosa ancora più interessante, i topi trattati non hanno sviluppato effetti collaterali, né alcun aumento del rischio di sviluppare tumori.

Sebbene al momento questa tecnica di fatto sia ancora sperimentale, apre le porte a nuove strade contro l’invecchiamento. Ad esempio, in futuro potrebbe rivelarsi utile per proteggere le persone dagli inevitabili problemi legati all’aumento dell’età. Ma potrebbe trovare impiego anche nel contrastare i sintomi di malattie legate all’invecchiamento, come quelle neurodegenerative.