A poche ore dalla tragedia di Parigi il mondo si interroga e, come purtroppo troppo spesso accade, si cerca di iniziare una nuova caccia alle streghe. È il caso di un noto quotidiano nazionale che titola “bastardi islamici”. Nessuno giustifica il folle gesto di queste cellule terroristiche ma sarebbe infame fare di “tutta un’erba un fascio”. Chi scrive conosce molte persone di fede islamica che per prima condanna questi assassini. Perché altro non sono che assassini. Non è la religione che li muove ma solo il fanatismo. E il fanatismo non ha colore né credo religioso. Era fanatico Hitler che non distingueva la religione ebraica da una razza che è solo quella umana; era un fanatico Stalin che sopprimeva ogni libertà di pensiero; sono fanatici i capi di Isis che, infatti, non si espongono mai in prima linea ma mandano ragazzi mentalmente circuiti da false illusioni a farsi esplodere come kamikaze nella folla. E infatti erano fanatici anche i soldati giapponesi che usavano i loro aerei come bombe. Questa non è religione; questa non è guerra. Questo è solo fanatismo; lo stesso fanatismo che mosse la Santa Inquisizione (giusto per non fare distinzioni). Prima di titolare in certi modi basterebbe leggere. Esatto, leggere. Il Corano, come la Bibbia, come la Torah. Nessuno di questi sacri testi invita i fedeli ad ammazzare il prossimo, tutti condannano il suicidio, nessuno parla di guerra santa. Ciò che si vuole ottenere con questi titolo è solo un obiettivo: creare una nuova strategia del terrore. Un tempo c’era il pericolo giallo, poi rosso, poi a stelle e strisce, oggi quello della mezzaluna. Nessuno di questi simboli è un pericolo da temere. C’è solo un vero pericolo di cui aver paura ed è l’uomo stesso. Il nostro vero pericolo siamo noi stessi se privati del nostro libero arbitrio. Forse davvero la bestia più feroce è la razza umana quando attacca se stessa coprendosi dietro finti scudi di religione o politica o colore della pelle. Einstein ha detto la frase più giusta: “non esistono le razze, ne esiste una sola ed è quella a cui appartengo io: la razza umana”. Per questo il presidente francese non ha chiuso le porte agli immigrati nemmeno davanti a questa tragedia. CHAPEAU!!!

Gian Nicola Pittalis

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