C’è anche molta CNA alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia. L’associazione degli artigiani sbarca in laguna con quattro produzioni cinematografiche e due appuntamenti organizzati in presenza (con capienza limitata) e via web da CNA Veneto, CNA Cinema e Audiovisivo e CNA Rovigo dedicati alle imprese e agli operatori del cinema e dell’audiovisivo.
Nello spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior del Lido nel pomeriggio di ieri è andato in scena il primo evento ‘Impresa cinematografica: territori in rete’ nel corso del quale gli esperti del settore hanno fatto il punto sul cinema di domani e sulle prospettive di sviluppo del comparto, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi legati all’emergenza coronavirus.
Ad aprire l’incontro il membro del cda di Veneto Film Commission Giacomo Brunoro che ha ricordato come, proprio a favore della produzione audiovisiva, la Regione del Veneto nei mesi scorsi ha dato vita al bando cinema e ha assicurato che per il futuro, sempre la Regione, continuerà ad impegnarsi per attrarre grandi produzioni in Veneto.
“L’emergenza Covid19 ha colpito anche l’industria del cinema e dell’audiovisivo – ha dichiarato il segretario della CNA del Veneto Matteo Ribon– settore composto per più del 95 per cento da micro e piccole impreseche, anche per la forte ciclicità e intermittenza, ha riscontrato diverse difficoltà. In Veneto sono 529 le ditte di produzione cinematografica e produzione audiovideo attive che hanno dovuto subire gli effetti dello stop totale. Non ci sono infatti solo i grandi produttori coinvolti in appuntamenti internazionali come la Mostra del Cinema di Venezia, ma anche una platea di singole partite iva, professionisti che alimentano una filiera che va oltre il dato singolo. La sfida ora è quella di creare le condizioni affinché possano ripartire creando occasioni nuove e di crescita anche per questa filiera”.
Secondo l’Osservatorio di CNA Cinema e Audiovisivo ad aprile erano già 1.297 i giorni di lavoro persi, 98 le lavorazioni in corso sospese, 35 i prodotti italiani in distribuzione bloccati e 6 le produzioni straniere, da realizzare, in parte sospese.
“Il blocco causato dall’emergenza ha portato alla chiusura dei cinema e al fermo delle produzioni che sono così state annullate o interrotte – ricorda il Presidente nazionale di CNA Comunicazione e terziario avanzato Filippo Dalla Villa – Ecco perché ci rivolgiamo anche alla politica affinché vengano in messe in atto delle strategie nuove come la possibilità, accanto alla proiezione in sala, di utilizzare lo streaming come mezzo di diffusione cinematografica. La sfida poi è anche quella di mappare le imprese artigiane del settore, spesso sconosciute a un pubblico più ampio, perché possano essere valorizzate. Inoltre per il futuro ci piacerebbe portare a Venezia un racconto nuovo del mondo artigiano attraverso una sorta di ‘fuori mostra’ dove proprio le nostre imprese del settore possano trovare spazio e creare nuove sinergie”.
Presente all’incontro Mario Perchiazzi, Vice Presidente Nazionale CNA Cinema e Audiovisivo: “Alcune iniziative post covid19 hanno completamente modificato le prospettive per il settore. Basti pensare che la Walt Disney ha capitalizzato in borsa dicendo che il film Mùlan sarà programmato in streaming bypassando le altre reti. Il domani deve tener conto degli elementi che accompagnano il mercato, nel rispetto dei regolamenti”.
E a proposito di soluzioni cinematografiche innovative all’incontro era presente Nicola Scopelliti, ideatore di cinema Barch – In: “Questo progetto nasce in pieno lockdown quando le sale cinematografiche erano chiuse e si cominciava a parlare della ripartenza. Mettendo insieme diverse competenze abbiamo dato vita a un drive-in in barca, in piena sicurezza e nel rispetto delle distanze, nel bacino dell’Arsenale nei mesi di luglio e agosto. E’ stato un successo che ci auguriamo di poter replicare nei prossimi anni e farlo diventare anche un festival”.
All’incontro è stata presentata anche l’esperienza di Venice Fashion Week Digital ideata da Venezia da vivere: un percorso di racconto e comunicazione innovativo che ha portato a raccontare l’edizione 2020 totalmente online. I creatori Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti hanno fatto conoscere attraverso la rete e i principali social network la fortunata esperienza legata alla capsule collection di Tiziano Guardini, ecodesigner vincitore del Green Carpet Fashion Award. La collezione nata dalla collaborazione con l’antica tessitura Luigi Bevilacqua di Venezia ha visto il coinvolgimento di diverse imprese artigiane alcune delle quali associate a CNA Veneto: “La rete e i social rappresentano degli strumenti imprescindibili per le imprese per farsi conoscere ed essere competitive sul mercato – il loro consiglio – per questo è fondamentale formarle, avvicinandole agli strumenti digitali”.