Il Maestro Ivan Vandor insieme a Giovanni Giuriati, direttore dell'Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini
La Fondazione Giorgio Cini esprime il suo cordoglio per la scomparsa del Maestro Ivan Vandor.
Nato in Ungheria nel 1932, Vandor, trasferitosi all’età di sei anni in Italia, è stata autorevole figura di compositore e studioso. Sassofonista nell’ambito della musica jazz, si è diplomato in composizione con Goffredo Petrassi ed è stato tra i protagonisti dell’avanguardia musicale negli anni Sessanta partecipando alle importanti esperienze di Musica Elettronica Viva e del Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza. Negli anni Settanta, dopo studi di etnomusicologia alla University of California at Los Angeles sotto la guida di Mantle Hood, ha condotto importanti ricerche sulla musica del buddhismo tibetano divenendo successivamente direttore dell’International Institute for Traditional Music. (IITM) di Berlino, succedendo ad Alain Daniélou.

Il suo legame con la Fondazione Cini si stabilisce nel 1978 quando, sempre subentrando a Daniélou, fu nominato direttore dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC). Durante la sua direzione, durata fino al 1992, Vandor rilanciò le attività dell’Istituto fondando nel 1979 la Scuola Interculturale di Musica che attraverso seminari teorico-pratici ha portato a Venezia alcuni tra i più importanti esponenti della musica e della danza indiana e di altre culture musicali del mondo.

La sua ultima presenza a San Giorgio è stata nel 2019 in occasione del convegno internazionale organizzato dall’IISMC per il cinquantenario della fondazione dell’Istituto. In quella occasione Vandor ha rievocato in una lunga conversazione il suo percorso nell’etnomusicologia italiana (è stato anche vice-presidente della Società Italiana di Etnomusicologia) e internazionale e soprattutto la sua attività di direttore dell’Istituto.