NUOVA VITA PER LO STABILE DI FONDAZIONE MORELLO, CASTEL MONTE ONLUS E 593 STUDIO AVVIANO UN PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA CONDIVISA

 

L’area tra Piazza Giorgione e via Romanina diventerà un luogo di aggregazione per le persone anziane la mattina e luogo di incontro per le associazioni ed eventi durante la giornata. Inaugurazione della nuova sala programmata per il 17 maggio, si chiamerà “Spazio 31”.

Al via l’iniziativa di rigenerazione urbana partecipata di Galleria Morello, tra piazza Giorgione e via Romanina a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. La proprietà del palazzo storico che si affaccia sulla piazza castellana è di Fondazione Morello, ente di formazione musicale di rilevanza nazionale. Un luogo ricco di storia e carico di significati per la città: all’interno del compendio ha trovato casa, cinquant’anni fa, la prima sede del Cecat (Centro per l’educazione e la cooperazione e l’assistenza tecnica), soggetto protagonista della “rivoluzione culturale e produttiva” che ha interessato le campagne agricole di tre province venete.

Ebbene, adesso il luogo cambia nome, si chiamerà “Spazio 31” all’interno di un progetto che parte dalla Cooperativa Castel Monte Onlus, che all’interno di un appalto per la gestione del servizio domiciliare per anziani autosufficienti, si era presa anche l’impegno di creare un luogo di incontro e di aggregazione per le persone anziane. Si è deciso quindi di siglare una convenzione con Fondazione Morello per la gestione degli spazi attraverso un dialogo che ha visto protagonista fin da subito il presidente di Morello, Mirco Casteller, ed il Comune di Castelfranco Veneto che attraverso l’assessorato di riferimento e gli uffici tecnici ha accompagnato e patrocinato l’avvio dell’iniziativa.

L’inaugurazione è programmata per il 17 maggio alle ore 17.

Per la riqualificazione è stato coinvolto 593 Studio di architettura di Michele Sbrissa, che ha deciso di operare con il metodo della rigenerazione urbana condivisa. Non dunque progetti calati dall’alto, ma ridefinizione degli spazi in base alle persone e alle associazioni che ne godranno. La prima fase è già stata portata a termine, l’area è stata ripulita e rimessa in ordine. Le due stanze, cadute in disuso, sono state rese fruibili e adesso inizieranno i lavori veri e propri, che prevedono la realizzazione anche di un orto urbano condiviso nell’area della corte antistante.

“L’obiettivo è aprire le stanze tutte le mattine, per renderle luogo di accoglienza e scambio per le persone anziane del Comune”, spiega Giuseppe Possagnolo, presidente di Castel Monte Onlus. “Contestualmente apriremo anche alle associazioni e ai volontari che avranno il desiderio di condividere idee e progettualità. Il luogo è in pieno centro storico, vogliamo far rivivere l’area. Lo spazio è nato con l’obiettivo di fornire un ambiente accogliente e stimolante per le persone anziane di Castelfranco Veneto. La missione principale è offrire un luogo di svago e condivisione, promuovendo il benessere fisico e mentale dei frequentatori”.

Un ruolo centrale nel progetto culturale di Spazio 31 sta in capo agli Istituti Filippin di Paderno del Grappa, che attraverso il direttore Sileno Rampado hanno creduto fin da subito nell’iniziativa.

“L’area di progetto occupa una posizione chiave, essendo situata al punto d’incontro tra Via Romanina e Piazza Giorgione”, spiega Michele Sbrissa di 593 Studio. “Questa collocazione strategica favorisce la connessione e l’accessibilità da entrambi i lati urbani, conferendo al luogo un’importanza cruciale per lo sviluppo del progetto. Lo spazio si configurerà come un luogo inclusivo e solidale. Verrà organizzato intorno ad un calendario di eventi aperto anche al terzo settore e all’associazionismo di Castelfranco Veneto, per arricchire l’offerta di attività e servizi”.

Entrando nel dettaglio delle opere, che saranno realizzate con fondi di Castel Monte Onlus uniti a sponsor e attività pro bono dello staff di professionisti, nello spazio esterno saranno puliti e svuotati i tombini, sarà fatta manutenzione alla corte interna, rinnovato lo spazio verde al centro della galleria tramite un progetto di orti urbani finanziato da Prodeco Pharma, azienda castellana nota per l’attenzione alla sostenibilità. La galleria si trasformerà, per i due anni previsti dalla convenzione, in un luogo vivo e colorato con panchine e cestini come arredo urbano. Un piccolo gesto verso un nuovo orizzonte di vivibilità per il centro storico.

Primo ad intervenire tra i partner è stato Gruppo Visentin con la messa in sicurezza dei luoghi ed il ripristino degli spazi interni. Dallo scorso 4 maggio è stato aperto il cantiere per la prima sistemazione interna ed esterna della Galleria, hanno partecipato alle operazioni studenti e volontari di varie associazioni.

I partner del progetto sono molti. Il coordinamento e la promozione sono a carico di 593 Studio, che ha messo in campo una rete di partner sotto un obiettivo comune di qualità e sostenibilità sociale del progetto. Tra chi ha accettato questa sfida mettendoci impegno, sudore e visione ricordiamo: la Caritas castellana con Renato Tesser, il Circolo Fotografico El Paveion, Terra Aria, Fiab, Asile’s World Lab, Marigraf, l’associazione Amici Brunello.

La gestione complessiva delle attività, degli spazi ed il coordinamento del progetto saranno a cura di Castel Monte Onlus con Giuseppe Possagnolo e Caterina Bustaffa.