«Perché la seconda ondata non si trasformi nella mazzata finale per le imprese del territorio l’auspicio è che i ristori annunciati dal Governo siano proporzionati alle perdite e alla situazione economica attuale e che i tempi di erogazione siano immediati. Quanto accaduto con i ritardi dei sostegni economici annunciati in passato non può più ripetersi».

Lo dice Alfonso Lorenzetto, presidente di CNA territoriale di Treviso, a proposito delle misure che il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare già nel pomeriggio di oggi dopo gli incontri con i rappresentanti delle categorie tra cui anche CNA rappresentata dal suo Presidente Daniele Vaccarino.

Ristoratori, bar, pasticcerie, trasportatori, imprese del benessere: il giudizio sul Dpcm del 24 ottobre è stato molto critico e preoccupato.

«La partita dei ristori – continua Lorenzetto – a nostro avviso andava gestita contemporaneamente all’uscita del Dpcm. Dobbiamo uscire quanto prima dall’equivoco per cui in questa, come in altre fasi, si chiede di scegliere tra salute e tenuta economica. Non si tratta di scegliere, ma di pensare a degli interventi che tengano conto dei dati e dell’evidenza scientifica e che non colpiscano sempre le stesse categorie perché ritenute, magari anche in assenza di un reale tracciamento, più a rischio di altre. Va infatti detto che nei mesi scorsi tutte le attività si sono adeguate a dei protocolli di sicurezza in grado di coniugare questi due aspetti. Ecco perché ci auguriamo che per i prossimi provvedimenti, che inevitabilmente ci saranno data anche la curva del contagio, le istituzioni a tutti i livelli decidano di concertare le misure insieme al territorio e alle associazioni di categoria che rappresentano il mondo delle imprese».

Ristori adeguati e immediati, una maggiore concertazione con il mondo delle imprese, scelte fatte sulla base di analisi scientifiche oltre a una più intensa e realmente efficace attività di tracciamento e lo stop immediato alle chiusure indiscriminate, ponendo più attenzione all’intensificazione dei controlli sono le richieste che l’Associazione degli Artigiani di Treviso torna a lanciare.

La “ricetta per l’emergenza” proposta di CNA prevede anche una messa a disposizione di compensazione economiche per gli affitti.