Dalle poetiche opere di Luciano Longo ai lavori pittorici degli ospiti del Centro Sartor durante i laboratori di arteterapia, fino alla scultura collettiva realizzata in collaborazione tra l’artista e gli ospiti della casa di riposo: domenica 16 giugno alle ore 11 alla Galleria del Teatro Accademico si terrà l’inaugurazione della mostra “Qui dove Terra e Cielo fioriscono sull’Avenale”, promossa dal Centro Servizi alla Persona “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto.

L’esposizione raccoglie lavori del pittore e scultore trevigiano Luciano Longo, alcune opere create dai nonni del Centro Sartor e l’installazione scultorea che dà il titolo alla mostra, installata nel 2023 proprio all’ingresso della struttura per anziani castellana e realizzata dall’artista con il contributo e la collaborazione degli ospiti stessi.

La scultura, in atteggiamento danzante, è ispirata alle figure femminili leggendarie che abitano le terre e le acque trevigiane: le Anguane, termine vernacolare che designa delle donne che soggiacciono all’ombra delle zone arboree come le Naiadi greche. Simbolo della fertilità, sono descritte come esseri benevoli, ma capaci di trasformarsi in terribili pericoli se non rispettate, divenendo anche metafora della natura. All’inaugurazione di domenica 16 giugno saranno presenti, oltre all’artista che dialogherà con lo scrittore e poeta Lucio Carraro e al critico d’arte Boris Grollo, anche il sindaco Stefano Marcon, l’assessore alla Cultura del Comune di Castelfranco Veneto Roberta Garbuio, il presidente del Sartor Maurizio Trento e il Segretario Direttore Elisabetta Barbato.

“I benefici dell’Arteterapia sono ampiamente riconosciuti e apprezzati – commentano il Presidente del Centro Sartor Maurizio Trento e il Segretario Direttore Elisabetta Barbato  e da anni portiamo avanti diversi progetti legati a questa particolare disciplina terapeutica. Per questo abbiamo voluto farci promotori di questa esposizione al Teatro Accademico che vede protagonisti i nostri ospiti sotto diversi aspetti, primo fra tutti la realizzazione dell’opera collettiva che rappresenta il fulcro della mostra. Luciano Longo è un artista che ha più volte collaborato con il Centro Sartor: la sua poetica legata alle tradizioni del territorio, incentrata sulle figure delle Anguane e del Mazzariol, da un lato stimola negli anziani il ricordo della loro giovinezza, dall’altro ci ha permesso di coinvolgerli in un progetto legato al tema del rispetto della natura e del futuro del pianeta dove vivranno i loro nipoti”.