Verona-Venezia, il post partita
Verona-Venezia, il post partita

Queste le dichiarazioni di Mister Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia FC, al termine della sconfitta al Bentegodi contro l’Hellas Verona.
“Non è un problema di pali, ma di attenzioni. Io conosco una strada, ed è quella del lavoro, perché concedere così tanti angoli non va bene, sono troppi, sapendo che saremmo potuti andare in sofferenza. Non è la prima autorete che ci facciamo, quella di stasera, quindi dobbiamo essere più bravi, più attenti e ciascuno, individualmente, prendersi le proprie responsabilità. Oristanio è in crescita, ed è anche il nostro giocatore più bravo ad attaccare gli spazi. Sta crescendo di partita in partita, diamogli la possibilità di ambire anche a platee un po’ più importanti, però intanto ce lo teniamo stretto sapendo che, insieme a Yeboah, hanno caratteristiche nella creatività e anche nell’uno contro uno. Ma dobbiamo essere più lucidi e più bravi nello sfruttare le occasioni che ci capitano. Pretendo dai ragazzi maggiore determinazione, e bisogna capire che in questo campionato c’è anche tanta fisicità, tutti aspetti su cui dobbiamo lavorare. Loro invece ci hanno messo più cattiveria nell’andare a cercare il risultato, pur avendo noi fatto delle buone giocate. Per la dinamica della gara ci stava tutto il pareggio; è stato un primo tempo maggiormente scoppiettante, per le occasioni che abbiamo avuto noi e loro. Siamo mancati un po’, nel finale, di attenzioni, con palle orizzontali che io non volevo assolutamente. In certi momenti della gara dobbiamo avere maggiori attenzioni, dobbiamo imparare a capirlo. Merito al Verona perché ci ha creduto di più, loro infatti sono stati maggiormente cattivi, e noi dovremo lavorare proprio sull’aspetto della cattiveria, sia sottoporta e anche quando andiamo a difendere. Il Verona aveva maggiore determinazione rispetto a noi, specie nel secondo tempo. Tanti tiri abbiamo fatto, vero, ma in situazioni in cui potevamo fare meglio. In effetti noi abbiamo fatto diversi tiri da fuori, spesso ci si lamenta che non se ne fanno abbastanza. Noi invece li abbiamo fatti, ma, specialmente con Busio, potevamo essere più precisi. Siamo sempre preoccupati, non solo per questo inizio di campionato. Dobbiamo lavorare nella direzione delle attenzioni. Più che preoccupati non siamo contenti, anche se sappiamo che molti ragazzi sono alle prime esperienze. Cambiare il portiere? E’ una cosa da valutare, nessuno si deve sentire titolare. Ma comunque non voglio puntare il dito contro nessuno, voglio lavorare sul noi più che sull’io. Sugli angoli: quando un allenatore vede un difetto, o è stupido o ci lavora. Io non sono stupido, ma quando ci sono errori, si deve considerare che può essere anche per merito degli avversari“.

Michael Svoboda, difensore arancioneroverde: “Il Mister ha ragione a dire che dobbiamo prestare maggiore attenzione: dobbiamo iniziare già dall’ allenamento a essere più cattivi e concentrati. Il fatto di aver segnato un goal così presto avrebbe dovuto darci più gioia, invece abbiamo mollato un po’, e infatti abbiamo subito dapprima il pareggio e poi lo svantaggio. Secondo me non è un problema di tenuta della partita per intero, ma piuttosto di dettagli. Se lavoreremo su questi aspetti, in allenamento, credo che poi verranno fuori anche nel corso delle partite. Il Mister e lo staff stanno lavorando bene, ma ripeto: dobbiamo prestare più attenzione ai dettagli. Nello spogliatoio c’è delusione, ma durante la settimana la squadra c’è, siamo sempre tutti vicini, anche se dobbiamo essere onesti fra di noi, in questo momento. Non so se questa sosta di campionato arrivi nel momento giusto o sbagliato, di certo possiamo, adesso, lavorare proprio nell’aspetto che ho detto, cioè nell’essere più determinati, per fare punti”.

Mister Paolo Zanetti, allenatore dell’Hellas Verona: “Venivamo da una prestazione abbastanza scadente, e pure da una settimana molto intensa, nel capire dove avevamo sbagliato. Oggi, dopo aver subito lo svantaggio, abbiamo reagito, tirando fuori il nostro carattere, ed è emersa la mia squadra, che ha dei valori, anche se ha alti e bassi, e proprio per questo deve uscire dalle difficoltà e avere voglia di diventare squadra. Vincere il derby credo sia il massimo, e lo dedichiamo ai nostri tifosi. Allenare e giocare in questo stadio non ha eguali, secondo me. Anche noi ci stiamo un po’ conoscendo e ho fatto la mia scelta di formazione, con due punte secche, un’altra punta che faceva da esterno, un terzino che spingeva. Finché siamo stati belli alti siamo stati solidi, ma in questo momento non riusciamo a essere molto solidi quando, invece, siamo in blocco basso. Il che può essere ricondotto al fatto che avevamo avuto indisponibili molti giocatori importanti, ma non significa che i giocatori che erano in campo stasera non siano, pure loro, importanti. Queste vittorie servono anche a scacciare dei fantasmi, e quindi ad avere maggiore fiducia in noi stessi. Oggi, tornando al modulo, avevamo spinta da ambo le parti, infatti avevo chiesto ai miei di pressare, e così abbiamo creato tanto, le caratteristiche contano nell’indirizzare una partita; credo che, oggi, abbiamo dato un segnale in tal senso. Questa vittoria è figlia della settimana che abbiamo trascorso, è figlia di confronti, anche feroci, in cui ho detto quel che pensavo, senza mezzi termini. Non mi era piaciuto l’atteggiamento che abbiamo avuto contro il Como, ci siamo guardati dentro e abbiamo lavorato dentro l’anima dei ragazzi. Del Venezia mi ero fatto un’idea ottima, credo che a Roma abbiano fatto un’ottima gara e che, contro il Genoa, abbia vinto meritatamente. Oggi, infatti, se non avessimo giocato al 100%, avremmo rischiato di perdere, e credo che il Venezia se la giocherà fino alla fine in questo campionato, ritengo che sarà un avversario tosto per tutti“.