“Questo incontro, contestuale alla presentazione del libro bianco, è un’occasione preziosa nell’ambito dell’attuazione del Piano Regionale Trasporti, anche in vista del prossimo aggiornamento previsto a partire dal 2023. In particolare, Unioncamere ci ha dato oggi l’opportunità di trattare insieme il tema delle infrastrutture che la Regione, unitamente a logistica e territorialità, sta portando avanti con l’obiettivo n. 8 del PRT, ‘Sviluppare una nuova governance integrata della mobilita regionale’”.

Lo ha affermato la vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Elisa De Berti, intervenendo a Treviso, su delega del Presidente della Regione Luca Zaia, al convegno “Le priorità infrastrutturali per il sistema economico veneto” organizzato da Unioncamere del Veneto. L’iniziativa rientra in un “roadshow camerale” sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere.

“Gli interventi ritenuti strategici per il Veneto non possono essere disgiunti dal PRT, che segue una logica di processo e che beneficia del coinvolgimento del territorio per affrontare al meglio le sfide poste dall’attuale congiuntura economica, politica, sociale e climatica. Promuovere l’intermodalità mare-gomma-ferro ed il riequilibrio modale del trasporto merci, realizzare infrastrutture e servizi per un trasporto pubblico regionale integrato ed efficiente, completare e rendere funzionale la rete stradale regionale ed infine migliorare l’accessibilità alle aree turistiche rappresentano le sfide principali a cui siamo chiamati a dare risposta”, ha proseguito la Vicepresidente.

Il binomio infrastrutture-sviluppo economico è uno dei temi cruciali affinché possa si possa realizzare una ripresa strutturata delle imprese. La posizione privilegiata del Veneto rispetto alle direttrici europee Nord-Sud ed Est-Ovest deve essere considerata in relazione alla rete di infrastrutture viarie e ferroviarie che sottendono le direttrici europee: una loro adeguata valorizzazione è fondamentale per avvicinare le imprese alle grandi dorsali di traffico e ai numerosi poli intermodali presenti sul territorio, consentendo anche alle zone più isolate di recuperare il divario economico e sociale rispetto al resto della regione. Associato ad una visione infrastrutturale di sistema deve figurare anche un approccio metodologico, che punti alla ricerca di una concertazione territoriale con attori chiave del territorio e che sappia superare i confini provinciali e regionali.

“Vogliamo e dobbiamo essere uniti nel promuovere assieme le nostre competenze e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla nostra economia e alla tutela del nostro patrimonio territoriale. In questo la Regione si propone di avere un ruolo di coordinamento non solo per agevolare il dialogo e il confronto nei confini del proprio territorio ma anche in ambito nazionale e europeo, affinché il Veneto sia e continui ad essere al centro delle reti infrastrutturali e commerciali strategiche”, ha concluso la Vicepresidente.