Il Teatro Toniolo riapre le porte al pubblico con tre concerti di musica da camera, per riprendere idealmente la stagione interrotta a causa dell’emergenza Covid, in collaborazione tra il Settore Cultura del Comune di Venezia e l’Associazione Amici della Musica di Mestre.
La musica ritorna al Toniolo vede protagonisti il Mario Mario Brunello accompagnato dal Coro del Friuli – Venezia Giulia, l’eclettico duo pianistico composto da Massimiliano Génot e Emanuele Sartoris, infine l’oboista Paolo Pollastri (primo oboe solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) insieme al Quintetto a Plettro “Giuseppe Anedda”.
Il primo appuntamento sarà lunedì 24 maggio. Faranno da apripista gli Archi della GOM Giovane Orchestra Metropolitana che scalderanno il pubblico in Piazzetta Malipiero alle ore 18.30: l’ingresso gratuito ma solo su prenotazione con 100 posti disponibili avviene con l’invio di una mail all’indirizzo: gom@amicidellamusicadimestre.
In teatro l’apertura vera e propria sarà invece alle ore 19.30, con Mario Brunello ed il Coro del Friuli-Venezia Giulia, direttore Anna Molaro. Un concerto molto atteso, programmato per marzo 2020 e sospeso a causa della pandemia. Il primo concerto che si dovette sospendere e che simbolicamente ritorna ad aprire questa rassegna, come simbolo di rinascita. Un concerto nel quale le tante voci fuse insieme del coro (24 elementi) si intrecciano alle calde sonorità del violoncello. Un programma musicale che esalta l’impasto sonoro tra canto strumentale e vocale e dà vita ad originali incontri, da Bach ai giorni nostri.
I biglietti per i concerti (esclusi gli Archi della GOM, invece a ingresso libero su prenotazione via email all’indirizzo: gom@amicidellamusicadimestre.
L’ingresso è consentito esclusivamente nel pieno rispetto della normativa vigente: misurazione della temperatura, distanziamento e mascherina sempre indossata, anche da seduti.
Martedì 1 giugno alle ore 19.30 salirà sul palco l’eterogeneo e consolidato duo pianistico Massimiliano Génot & Emanuele Sartoris, proveniente uno dal “classico” e l’altro dal “jazz”. Fulcro del programma sarà la rilettura in chiave contemporanea e polistilistica del “Totentanz”, leggendaria composizione di Franz Liszt. Uno straordinario concerto in cui l’interpretazione di un pianista si trasforma in improvvisazione in contemporanea dell’altro e viceversa, creando insieme un gioco di grande abilità esecutiva e profondità musicale. In conclusione, un omaggio a Igor Stravinsky, del quale ricorrono i 50 anni della morte.
Martedì 15 giugno alle ore 19.30 sarà la volta dell’oboista Paolo Pollastri (primo oboe solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) insieme al Quintetto a Plettro “Giuseppe Anedda”. Il Quintetto, composto da Emanuele Buzi e Michele Mucci al mandolino, Valdimiro Buzi alla mandola, Andrea Pace alla chitarra ed Emiliano Piccolini al contrabbasso, è stato fondato per rendere omaggio al celebre mandolinista sardo Giuseppe Anedda ad opera dei suoi nipoti Emanuele e Valdimiro Buzi. Il suono degli strumenti a corde del Quintetto dialoga con quello dell’oboe, in un repertorio che spazia dal barocco fino al contemporaneo, con un omaggio ad Astor Piazzolla, in occasione dei 100 anni della nascita.
info, www.culturavenezia.it