In un’importante svolta degli eventi, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha dato il via libera alla cattura della lupa che da mesi si aggira lungo il fiume Piave, nella provincia di Treviso. La decisione è giunta al termine di un incontro cruciale tenutosi in Prefettura martedì 27 agosto, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di otto Comuni, dell’Ulss, della Regione, dei carabinieri forestali e della polizia provinciale.

Un esemplare giovane e forse non solo

L’animale in questione è stato identificato come una femmina di circa un anno e mezzo. Tuttavia, le autorità non escludono la possibilità che gli esemplari presenti nell’area possano essere due. Questa incertezza aggiunge un ulteriore livello di complessità all’operazione di cattura pianificata.

Una presenza insistente

La presenza del lupo nella zona non è passata inosservata. Dal fine maggio, sono state registrate oltre cento segnalazioni da parte dei residenti, con ben 26 avvistamenti solo nel comune di Maserada. L’ultimo avvistamento è stato riportato lunedì 26 agosto a San Polo, evidenziando la continua attività dell’animale nell’area.

Le parole del Sindaco

Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, ha rassicurato la popolazione sulla natura dell’operazione: “Ci hanno assicurato che la cattura si farà con tutti i crismi, non facendo male all’animale che è specie super protetta.” Questa dichiarazione sottolinea l’impegno delle autorità nel gestire la situazione con la massima attenzione sia per la sicurezza pubblica che per il benessere dell’animale.

Tempistiche incerte

Nonostante l’autorizzazione, le tempistiche dell’operazione rimangono incerte. Il sindaco Della Pietra ha spiegato: “Non si può sapere, perché è un’area nuova per lo spostamento dei lupi e l’animale è senza radiocollare.” Questa incertezza riflette le sfide logistiche nell’affrontare una situazione così delicata in un territorio non abituato alla presenza di questi predatori.

Preparazione della comunità

In preparazione all’operazione e per gestire future interazioni, la Regione ha annunciato la distribuzione di un vademecum alla popolazione nei prossimi giorni. Questo documento conterrà istruzioni dettagliate sui comportamenti da adottare in caso di incontri ravvicinati con i lupi, fornendo alla comunità gli strumenti necessari per coesistere in sicurezza con questi animali protetti.

Conclusione

La decisione di catturare la lupa del Piave segna un punto di svolta significativo nella gestione della fauna selvatica in un’area non abituata alla presenza di questi predatori. Mentre l’operazione si prepara a prendere il via, resta da vedere come si svilupperà questa delicata situazione, bilanciando le esigenze di sicurezza pubblica con la protezione di una specie protetta. La comunità locale rimane in attesa, sperando in una risoluzione rapida e sicura per tutti gli interessati.