E’ venuto a mancare ieri sera nella sua abitazione sopra all’azienda, in Via Venzone, laterale di Viale della Repubblica, Ezio Morasso, 86 anni, titolare della Cicli San Marco.

Si era sentito male il 7 maggio scorso ed era stato portato in ospedale dal figlio Eros, ex buon corridore dilettante negli anni Novanta. In ospedale al Cà Foncello si sono subito accorti della gravità della malattia. E curato amorevolmente dalla famiglia, è spirato ieri sera nella sua abitazione. Titolare della Cicli San Marco, l’azienda produttrice di biciclette, un punto di riferimento per i trevigiani, era stata fondata dal padre di Ezio Morasso, nel 1933 con una prima sede a Cintocaomaggiore, nel veneziano. Ezio era infatti originario di Pravisdomini. In seguito la famiglia si era trasferita a Treviso perché un parente aveva attività in città. Inizialmente la Cicli San Marco aveva aperto i battenti, prima della Seconda Guerra Mondiale in uno stabile al fianco di Cà Da Noal per trasferirsi poi in Piazzetta Tommasini vicino a Via Roggia. E infine dal 1968 in Viale della Repubblica e precisamente in Via Venzone. La Cicli San Marco un punto di attrazione e di riferimento per i trevigiani che da sempre avevano acquistato bici da passeggio o da corsa. Eros, il figlio maschio, classe 1970, aveva corso in bicicletta fin dalle categorie minori sino al passaggio tra i dilettanti e per due anni alla Zalf Euromobil Fior. Le Cicli San marco erano state le biciclette di tante squadre delle categorie minori, fino ai dilettanti e in particolare con la MG Boys. Nel 1986 in pista con la Cicli San Marco era stato vinto il mondiale stayer con Mario Gentili e alla guida, come pilota, Domenico De Lillo, nell’epoca di Bruno Vicino e Giovanni Renosto. E 4 titoli italiani sempre su pista con Silvio Boarin e Gabriele Sella. Ezio Morasso lascia la figlia Cnzia e il figlio Eros e l’adorata moglie Maria Cipriani, originaria di Brugnera, entrata nella storia del ciclismo per essere stata la prima donna direttore sportivo di ciclismo in Italia. I funerali si terranno giovedì alle 9.15 nella chiesa di Santa Maria del Rovere a Treviso.