Percorsi dai quartieri al centro storico, collegamenti con gli itinerari cicloturistici più importanti della Marca e cartellonistica dedicata. La nuova Ciclopolitana di Treviso si ispirerà alle reti delle grandi città del nord Europa, puntando su mappe intuitive e immediate. Ogni linea avrà un colore definito e, in concomitanza delle varie fermate, verrà segnalato il collegamento con il percorso vicino o la prossimità a luoghi di interesse turistico e paesaggistico.
La Ciclopolitana di Treviso è il primo grande progetto sviluppato nell’ambito del PUMS, piano strategico che orienta la mobilità in senso sostenibile con un orizzonte temporale medio-lungo e destinato a rivoluzionare il modo di intendere gli spostamenti in Città.
Il progetto si basa su due principi, intuitività e facilità d’accesso: 13 linee per 32 km ciclabili che interesseranno percorsi già esistenti, opportunamente riqualificati e migliorati.
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La linea 1 si chiamerà “Ring Mura” (4,9 km) e seguirà tutto il percorso delle Mura di Treviso. La linea due sarà invece la “Noalese” (2 km), la 3 “Castellana” (1,6 km), la 4 “Feltrina” (2,5 km), la 6 “Santa Bona Nuova” (4 km), la 7 “Strada Ovest” (1,7 km), la 8 “Viale Vittorio Veneto” (2 km), la 9 “Via Bibano” (1 km), la 10 “viale Brigata Marche” (2,2 km), la 11 “via IV Novembre” (2,4 km), la 12 “Alzaia” (3,2 km), la 13 “Terraglio” (2 km).
Negli stralci successivi la Ciclopolitana verrà implementata con le linee 14 “Sant’Antonino (3,5 km), 15 “Sant’Antonino” (3,5 km), Santa Bona Vecchia (4,4 km) e San Pelajo (4 km) per un totale di 26 km.
Ogni linea avrà un colore specifico e una cartellonistica dedicata con indicazione delle fermate. Per esempio, la linea 4 “Feltrina” sarà caratterizzata dalle “tappe” a Porta Santi Quaranta, viale Montegrappa, Eden, Stiore, San Liberale e Monigo comprensive delle indicazioni dei collegamenti con altre piste ciclabili, aree verdi, chiese, impianti sportivi e luoghi di interesse storico, artistico e paesaggistico.
Inoltre, grazie all’interazione con TrevisoApp, sarà possibile collegarsi tramite smartphone per visualizzare mappe e servizi nelle vicinanze. Nel primo stralcio della Ciclopolitana di Treviso si punterà al collegamento con i principali percorsi cicloturistici della Marca come Treviso-Ostiglia e Girasile (dalla linea 2 “Noalese”)
Attraverso la linea 12 “Alzaia” con la Greenway del Sile e la 9 “via Bibano” con il Parco dello Storga.
I lavori del primo stralcio, che interesseranno la messa in sicurezza dei tratti ciclabili e del posizionamento di cartellonistica verticale e orizzontale, partiranno a giugno e termineranno a settembre.
Nell’ambito del progetto Ciclopolitana verrà inoltre rinnovato il servizio di bike sharing TV Bike con 31 stazioni e 300 colonnine, una nuova flotta di biciclette, con l’aggiunta dei monopattini e E-Bikes, l’integrazione con il trasporto pubblico e l’accesso tramite App.
«La bicicletta non è soltanto il mezzo del presente ma anche quello del futuro», afferma il sindaco di Treviso Mario Conte. «Biciclette, E-bike e monopattini permettono infatti spostamenti che, grazie a una rete intuitiva come la Ciclopolitana che stiamo realizzando, potrà ridurre il tempo degli spostamenti dei trevigiani che già hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti dei mezzi alternativi alle auto. Inoltre, abbiamo pensato ad un indirizzo e mail dedicato affinché i cittadini possano segnalare eventuali criticità per rendere il servizio sicuro, sempre accessibile e scorrevole per i mezzi».
«Attraverso la Ciclopolitana pensiamo di aver realizzato un passo importante nella rivoluzione della mobilità che, ad inizio mandato, ci siamo posti come obiettivo», spiega il vicesindaco Andrea De Checchi. «Più diventa semplice spostarsi con mezzi alternativi alle auto più gli utenti sono invogliati dalla possibilità di percorrere in bici il tragitto casa-lavoro, scuola-lavoro o anche gli spostamenti quotidiani per la spesa. La bici non è più dunque un mezzo limitato all’attività motoria e agli spostamenti di poche centinaia di metri ma un vero mezzo di trasporto ed è per questo che c’è la necessità di creare una vera e propria rete studiata e immaginata per questo mezzo».
«Una rete di piste ciclabili collegate e integrate con la tecnologia, sull’esempio dei sistemi adottati nelle grandi città del nord Europa, rientra nella nostra idea di smart city con un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente visto che, grazie alla bici, gli spostamenti diventano ad emissioni zero», le parole dell’assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Manera. «L’integrazione tramite QR Code darà la possibilità agli utenti di consultare il tracciato e utilizzare anche i sistemi di navigazione».