Mister Paolo Vanoli nel corso di una conferenza stampa - foto Notizieplus
Mister Paolo Vanoli nel corso di una conferenza stampa - foto Notizieplus

La conferenza stampa di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia, al termine della partita vinta a Modena.
Mister Vanoli, grande reazione della sua squadra dopo la sconfitta in casa contro il Palermo.
”È vero. Dopo la prestazione contro il Palermo, fatta veramente bene, il risultato però è stato pesante. Oltretutto, in due partite abbiamo subito quattro reti su palle inattive. A volte la differenza la fa questo. Ma noi, quest’anno, stiamo crescendo anche di testa, per riuscire a reagire, ed è una cosa che invece, la scorsa stagione, subivamo. Siamo migliorati sotto questo versante. Il Palermo ha avuto un po’ più di astuzia e di qualità rispetto a noi. Oggi, invece, siamo stati un po’ meno bravi sui calci d’angolo, sapendo che loro hanno grossi tiratori, e anche in questo dobbiamo migliorare. Ma faccio grandi complimenti a questi ragazzi, perché non venivamo da un momento facile, specie dopo una partita così dispendiosa come quella contro il Palermo. Adesso ricarichiamo le pile e cercheremo di recuperare qualche infortunato”. 
Joronen che cosa ha avuto esattamente?
”Adesso come adesso non lo so dire, devo valutare. Non ho avuto tempo di chiedere. Valuteremo in questi giorni”.
Come ha trovato gli avversari odierni del Modena?
”E’ un Modena che, fino ad oggi, non aveva mai perso, che ha aggiunto qualità specie in mezzo al campo, una squadra ben costruita, Gerli è un ottimo giocatore, il mister pur essendo arrivato da non molto sta già facendo vedere le sue idee”.
E sul gemellaggio tra le due tifoserie?
”Questo è sport. È bellissimo.  Quando ci sono queste cose, c’è solo da emozionarsi. Faccio i complimenti ai nostri tifosi, ma anche a quelli del Modena, perché è sempre bello vedere queste feste”.
Come ha deciso il modulo di gioco?
”Venivamo da una stagione, con un ciclo importante, in cui giocavamo con la difesa a 3. Poi, dopo che alcuni giocatori sono andati via, abbiamo cambiato qualche cosa. L’idea è comunque quella di mettere i nostri attaccanti in condizione di fare bene, la stiamo ancora sviluppando. A volte siamo ancora un po’ lenti, ma i ragazzi stanno lavorando bene. Non è solo una questione di gioco, ma anche di mentalità. Siamo un gruppo e ho fiducia in tutti i miei giocatori, che devono sempre aspettarsi di giocare. Anche oggi, chi è entrato ha dato un contributo importante. Vedi, per esempio, Bjarkason, che dopo due anni in serie C vuole restare con noi per crescere. Non è mai facile stare dietro le punte ed essere protagonisti. Ma se vogliamo sognare fare qualche cosa di importante, non possiamo pensare di avere solamente 11 titolari”.