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Mogliano: opposizione all’attacco su demolizione scuola Piranesi.

La demolizione della casa dei bambini e delle bambine è il più classico degli sprechi di denaro pubblico all’italiana”, lo scrive  Il Circolo del Partito Democratico di Mogliano Veneto in un comunicato diffuso alla stampa e che accusa sindaco e vicesindaco di sprechi con la demolizione dell’immobile.
“Altro che storico accordo pubblico/privato e demolizioni costruttive! – si legge nel comunicato inviato dal segretario Giacomo Nilandi – Siamo di fronte al più classico degli
sprechi all’italiana dei soldi dei contribuenti: il pubblico costruisce un’opera, la usa per pochi anni per poi lasciarla abbandonata e al degrado, il privato la acquista a condizioni fuori mercato, poi si mette d’accordo con il pubblico per demolirla e in cambio gli viene data la possibilità di costruire una nuova struttura di sua proprietà da un’altra parte”. Non fa complimenti Gacomo Nilandi e rincara la dose accusando il primo cittadino e il suo vice
che, in carica come Assessori della Giunta Azzolini, avrebbero incentivato la vendita di tutta una serie di spazi pubblici moglianesi alla società municipalizzata SPL che fu messa poi in liquidazione.

Attacco dell’opposizione

 

“Fra gli spazi venduti all’asta dopo il fallimento di SPL c’è proprio l’ala sud delle scuole Piranesi – continua Nilandi – o per meglio dire la Casa
Dei Bambini e delle Bambine: una ludoteca pubblica che ospitava anche le attività del Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi. All’epoca un’opera di avanguardia nelle politiche sociali ed educative del territorio costata centinaia di migliaia di Euro. Una premessa necessaria e volutamente rimossa dalla narrazione del Sindaco, quando ieri ne ha annunciato la demolizione da parte del privato, nel frattempo divenutone il
proprietario, per far posto al nuovo accesso di Villa Longobardi“.

Le richieste di Nilandi

“Da settimane abbiamo chiesto l’accesso agli ultimi accordi pubblico/privati depositati in comune senza successo, salvo poi scoprirne parte dei contenuti tramite la stampa. Un atteggiamento totalmente strumentale che lede le prerogative dei Consiglieri Comunali e la possibilità di un dibattito pubblico trasparente e sui contenuti. Nel caso specifico ci piacerebbe sapere ad esempio dove atterrerà la cubatura del privato, se rimarrà immutata o meno, se sia previsto o meno un cambio di destinazione d’uso.
Aspetti dirimenti per misurare il reale interesse pubblico o meno in questa operazione con il privato. La preoccupazione, supportata dalle indiscrezioni sulla stampa, – conclude il consigliere di opposizione Nilandi – è che questi metri cubi possano atterrare per l’ennesima volta in un’area verde del centro urbano, con buona pace dello stop al consumo di suolo e della crisi idrica”.

Sindaco e vicesindaco non ci stanno, respingono le accuse. La risposta dell’amministrazione Bortolato non si farà attendere.

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