Il Consiglio comunale di Venezia, nella seduta odierna, ha dato via libera con 19 voti favorevoli e 13 contrari, alla delibera con cui si autorizza la riqualificazione e l’ampliamento di 13 strutture ricettive nella città storica, ai sensi dell’art. 21 bis, comma 2 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) della Variante al Piano regolatore.
Con lo stesso provvedimento è stata autorizzata la conversione ad uso ricettivo del vano tecnico a servizio della rete antincendio di proprietà del Comune di Venezia situato al piano terra di “Palazzo Donà”, sede del complesso alberghiero HotelGrandeur Oxley. Impianto di cui era già prevista la dismissione nell’ambito di un progetto complessivo di riqualificazione della rete che consentirà di estendere il servizio anche al Sestiere di Castello, attualmente escluso.
Nel testo della delibera si sottolinea come si tratti dei primi interventi autorizzati in deroga dal Consiglio comunale da quando cinque anni fa, il 15 giugno 2017, è stata adottata la variante urbanistica (poi approvata definitivamente l’11 aprile 2018) che ha posto fine alla possibilità di modificare con una semplice pratica edilizia la destinazione d’uso degli edifici della città antica per realizzare nuovi alberghi o ampliare quelli esistenti; possibilità fino ad allora consentita dalle norme urbanistiche per la maggioranza degli edifici.
Gli interventi approvati, in termini di superficie ricettiva e numero di camere, in base alle richieste pervenute all’Amministrazione fino alla data del 9 novembre 2021, sono i seguenti:
- Hotel Hesperia: 97,15 mq – nessuna nuova camera;
- Hotel Mori d’Oriente: 110 mq – nessuna nuova camera;
- Locanda Vivaldi: 111,6 mq – due nuove camere;
- Hotel San Samuele: 819,8 mq – nove nuove camere;
- Hotel Grandeur Oxley:163,14 mq – tre nuove camere (cui aggiungere il vano tecnico di proprietà del Comune di Venezia di 15,71 mq);
- Hotel Duodo Palace: 87,6 mq – quattro nuove camere;
- Hotel Aquarius: 108 mq – una nuova camera;
- Nuova Giovannelli S.r.l.: 315 mq – due nuove camere;
- Hotel San Zulian: 19,36 mq – nessuna nuova camera;
- Hotel le Isole 131 mq – due nuove camere;
- VICRI S.A.S. 52,90 mq – due nuove camere;
- Noah S.r.l. 245,00 mq – tre nuove camere;
- Hotel Tre Archi S.r.l. 330,40 mq – sei nuove camere;
La decisione, si legge nel testo della delibera, è motivata da due ragioni:
- “Le richieste di riqualificazione delle strutture esistenti, anche considerata l’entità degli ampliamenti proposti, appaiono coerenti con l’obiettivo dell’Amministrazione di migliorare la qualità delle strutture e dei servizi, senza pregiudicare le esigenze di controllo e contenimento dello sviluppo di attività ricettive nel centro storico di Venezia, che hanno determinato l’adozione delle disposizioni restrittive di cui alla citata delibera di Consiglio comunale n. 11 del 12 aprile 2018”;
- “La profonda crisi delle attività legate al turismo determinata dalla pandemia ha imposto di sostenere in ogni modo le attività esistenti, consentendo agli operatori di adeguare le proprie strutture nel tempo più breve possibile, in modo da garantire livelli competitivi dei servizi e condizioni di sicurezza adeguate”.
Con l’approvazione di un emendamento di Giunta sono state infine inserite nel provvedimento le risposte al parere negativo espresso nei confronti della delibera da parte della Municipalità di Venezia, Murano, Burano, che ha contestato, tra l’altro, la decisione di trattare in forma unitaria le 13 richieste di ampliamento e riqualificazione.