Patti di Collaborazione Mirano
Patti di Collaborazione Mirano

Il 28 febbraio è entrato in vigore l’aggiornamento al Regolamento comunale sulla partecipazione, sull’associazionismo, il terzo settore, la sussidiarietà ed il volontariato civico del Comune di Mirano (VE) che ha visto soprattutto modifiche al Titolo V – “Prendiamoci cura della nostra città”: istituti di sussidiarietà e volontariato pubblico.

Le principali modifiche riguardano:

–      sono stati introdotti i Patti di Collaborazione (complessi ed ordinari) per permettere a tutti di prendersi cura di un bene comune;

–      è stata ampliata la platea di chi può proporre e stipulare un patto: associazioni, gruppi informali, comitati e Forum, istituti scolastici, associazioni di categoria e operatori economici (senza fini di lucro), singoli cittadini e cittadine;

–      è stato istituito l’Ufficio di Cittadinanza Attiva che coordinerà tutte le attività istruttorie per la sottoscrizione dei patti;

–      è stato introdotto l’obbligo di rendicontazione.

Due i principi fondamentali sul quale si fondano le modifiche apportate:

–      la proposta è un atto volontaristico ossia una messa a disposizione a titolo spontaneo, volontario e gratuito;

–      non si determina un rapporto di lavoro con il Comune.

A seguito dell’aggiornamento, frutto di un percorso condiviso e partecipato con cittadini, associazioni e personale degli uffici comunali nonché di formazione per gli stessi, la volontà dell’Amministrazione è quella di continuare nel percorso di formazione e accompagnamento rispetto alla costruzione dei Patti di Collaborazione, in modo che possano diventare uno strumento di collaborazione efficace e radicato per soggetti civici e amministrazione. Nelle prossime settimane verrà avviata quindi la seconda fase partecipata alla quale principalmente prenderanno parte i cittadini, le cittadine, le associazioni e gli altri soggetti attivi che hanno partecipato agli incontri avvenuti nel 2024 in modo da definire dei patti di collaborazione pilota.

In ogni caso tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi informali, le associazioni di categoria, gli operatori economici che lo ritengono, possono chiedere già da ora informazioni scrivendo all’e-mail [email protected] ed inviare le domande di proposta, attraverso i modelli predisposti, disponibili nel sito comunale, all’e-mail dell’ufficio Protocollo [email protected].

I modelli disponibili sono due:

1) per i Patti ordinari ossia proposti da singoli cittadini e cittadine (come definito dall’art. 71 del Regolamento);

2) per i Patti complessi ossia proposti da associazioni, gruppi informali, forum, istituti scolastici, operatori economici, associazioni di categoria (art. 70 del Regolamento).

DOCUMENTI DISPONIBILI:

In sintesi:

CHE COS’E’ il Patto di Collaborazione: un accordo con il quale i cittadini attivi e il Comune di Mirano individuano beni comuni urbani per i quali avviare un intervento di rigenerazione e un progetto di gestione condiviso per la loro cura.

CHE COSA POSSONO FARE associazioni, forum, istituti scolastici, operatori economici, associazioni categoria (Patti complessi):

  1. progetti e microprogetti relativi alla vita della comunità locale, che prevedano azioni di tipo continuativo in materia di partecipazione, aggregazione, cultura, sport, turismo, attività sociali, educazione e formazione e la gestione condivisa di un bene;
  2. interventi di manutenzione puntuale e/odi gestione manutentiva ordinaria del patrimonio pubblico comunale in materia di arredo urbano, verde pubblico, edifici e strutture;
  3. interventi misti che prevedano azioni ricomprese sia nella lettera a) che nella lettera b), atti alla rigenerazione degli spazio oggetto dei Patti.

CHE COSA POSSONO FARE singoli cittadini e cittadine (Patti ordinari):

Piccoli interventi di cura del patrimonio in materia di arredo urbano, verde pubblico, edifici, ovvero a titolo esemplificativo:

–       riparazione, ripristino, sostituzione di elementi di uso quotidiano privi di rilevante entità presenti nelle aree pubbliche ovvero negli edifici e nelle strutture di proprietà comunale;

–       ridipintura e tinteggiatura di porzioni di locali, di infissi ed elementi di arredo, con l’esclusione di lavori in quota;

–       interventi di giardinaggio su aiuole e altre aree di verde pubblico (lavorazione del terreno, piantumazione di bulbi, fiori e piccole piante, annaffiamento, piccole potature e altre cure colturali), con l’esclusione dei lavori in quota;

–       interventi di pulizia;

–      allestimenti, decorazioni;    attività di animazione territoriale, aggregazione sociale, comunicazione, attività culturali e formative.