Ieri in tribunale si svolgeva il maxi processo per dodici venetisti accusati per costituzione di associazione paramilitare, minacce e detenzione illegale di armi e munizioni. Accuse mosse grazie alle intercettazioni e perquisizioni della Digos che indagava sui componenti della cosiddetta “polisia veneta” facenti parti del Movimento di liberazione nazionale del popolo veneto, dove si erano dati ruoli come: governatore del popolo veneto, generale della polizia veneta e molti altri che avrebbero dovuto costituire una sorta di autogoverno del Veneto staccato dallo Stato italiano. Il ministero dell’Interno si è costituito parte civile e le accuse risalgono a due inchieste del 2009 e del 2012, quello di ieri è stato un maxi processo che le comprende entrambe, fuori dal tribunale erano presenti una decina di persone con bandiere e sciarpe con il leone di San Marco per sostenere gli imputati.
Erika Marchi