Gli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria hanno fermato un pusher a Santa Bona. Aveva inghiottito otto dosi di cocaina

 

Un pusher 25enne è stato arrestato ieri pomeriggio dal Nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia Locale. 

Dopo una serie di indagini, appostamenti e pedinamenti gli agenti di via Castello d’Amore hanno potuto documentare la cessione di una dose di cocaina da parte di un cittadino nigeriano ad una quarantenne residente in un comune dell’hinterland di Treviso.

L’arresto è avvenuto nella zona di Santa Bona al termine di un inseguimento rocambolesco a piedi: «Gli agenti in borghese erano da tempo sulle tracce di questo pusher che ad oggi era sempre riuscito ad evitare controlli e soprattutto mai sorpreso a spacciare», spiega il comandante della Polizia Locale di Treviso Andrea Gallo. «Stavolta gli operatori hanno assistito allo scambio di una dose di cocaina e hanno subito proceduto a fermare sia lo spacciatore che l’assuntore. Il nigeriano però si è dato subito dato alla fuga, prima percorrendo un tratto con la bici che stava usando e poi a piedi, scavalcando un muretto di due metri ma gli agenti non si sono dati per vinti e dopo un inseguimento è stato bloccato».

Nella fuga il pusher è stato visto inghiottire del materiale: «All’atto della perquisizione è stata reperita solo la dose dello spaccio ma c’era il dubbio che il nigeriano avesse inghiottito alcune dosi», aggiunge Gallo. «Per questo è stato trasferito all’ospedale di Treviso per una tac che ha evidenziato la presenza di ben 8 involucri».

Il soggetto aveva infatti inghiottito alcune dosi di cocaina che, una volta evacuate, sono state poste sotto sequestro insieme a due cellulari usati per contattare gli assuntori, mentre giovane è ancora agli arresti in attesa del processo per direttissima.

«Ormai è prassi consolidata degli spacciatori inghiottire le dosi per non farsi sorprendere con dello stupefacente addosso. Per questo motivo chiediamo di procedere alle indagini la Tac. Questa tecnica è utilizzata dai corrieri della droga, soprattutto in Sudamerica». 

La lotta allo spaccio passa anche attraverso addestramenti specifici per il cane antidroga Luke. L’Unità Cinofila sta effettuando alcune sedute di addestramento a bordo dei mezzi MOM presenti in depositeria. Si tratta di una attività di addestramento per far sì che il cane sia abituato alla ricerca di sostanze stupefacenti in luoghi sempre diversi.  La collaborazione con MOM è infatti mirata prevenire il trasporto di droga a bordo dei mezzi e l’allenamento svolto da Luke è molto importante per abituare il cane a luoghi di ricerca sempre diversi.