La provincia di Treviso si trova ad affrontare una significativa riorganizzazione del servizio postale che entrerà in vigore dal 16 dicembre. Il piano di ridimensionamento interesserà ben 15 uffici postali del territorio, sollevando preoccupazioni tra cittadini e istituzioni locali.
Due importanti centri della provincia, Vittorio Veneto e Spresiano, vedranno una sostanziale modifica degli orari di apertura, con la sospensione del servizio pomeridiano. Gli utenti di queste località dovranno necessariamente pianificare le proprie attività postali limitatamente alle ore mattutine.
Ancora più incisivo l’intervento previsto per altri tredici uffici postali del territorio, che subiranno una chiusura di tre giorni alla settimana. Le sedi interessate sono distribuite in varie località della provincia: Santa Maria del Sile a Treviso, Bavaria nel comune di Nervesa, Castello Roganzuolo a San Fior, Covolo di Pederobba, Fagarè nel territorio di San Biagio, e Lovadina presso Spresiano. La lista include anche gli uffici di Padernello e Porcellengo nel comune di Paese, Saletto di Breda, San Martino di Colle Umberto, San Vito di Altivole, Selva del Montello nel comune di Volpago e Zoppè di San Vendemiano.
La decisione aziendale ha suscitato immediate reazioni negative. I sindacati hanno espresso forte disapprovazione per questa riorganizzazione che rischia di penalizzare soprattutto le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani, che potrebbero trovare maggiori difficoltà nell’accesso ai servizi postali. Anche l’associazione regionale dei comuni ha manifestato il proprio dissenso, sottolineando come questa riduzione possa compromettere un servizio essenziale per la comunità.
Il ridimensionamento solleva interrogativi sulla futura accessibilità dei servizi postali nelle aree interessate, specialmente considerando il ruolo fondamentale che gli uffici postali svolgono nelle comunità più piccole, dove rappresentano spesso un punto di riferimento imprescindibile per i cittadini.
Questa riorganizzazione si inserisce in un più ampio contesto di razionalizzazione dei servizi postali, ma le modalità e l’estensione dei tagli stanno generando preoccupazione per il potenziale impatto sulla qualità del servizio offerto alla cittadinanza.