A Treviso installati i primi cestini “smart” per Restera e grandi parchi

Nei prossimi giorni inizierà la sostituzione anche di tutti i cestini presenti su vie e piazze della città

 

Quest’oggi in via Alzaia è stato presentato il primo cestino dotato di tecnologia per il monitoraggio del livello di riempimento. A questa installazione, che vede Treviso essere il primo comune ad adottare i nuovi cestini dedicati ai Grandi Parchi, ne seguiranno altre lungo tutta la Restera per consentire la raccolta dei rifiuti minuti da passeggio.

Il progetto complessivo di sostituzione dei cestini a Treviso prevede il posizionamento di oltre 1.040 nuovi contenitori (entro i prossimi 3 o 4 mesi) di varie tipologie in tutto il territorio comunale: 580 cestini per la raccolta del secco non riciclabile e 7 per le deiezioni canine all’interno delle aree sgambatura, 93 invece saranno i punti per la raccolta differenziata nelle aree verdi, dove si potranno gettare separatamente carta, umido, vetro-plastica-lattine e secco non riciclabile. Nel centro storico verranno installati dei modelli specifici: 331 per la raccolta del secco e 20 per la raccolta separata di carta, vetro-plastica-lattine e secco non riciclabile.

«Treviso è il primo comune ad installare questa nuova generazione di cestini, attrezzati tecnologicamente per il monitoraggio degli svuotamenti, in un’ottica di una maggiore attenzione rivolta alla pulizia, all’igiene e al decoro», afferma l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Treviso, Alessandro Manera. «Continua dunque un impegno nella predisposizione di tutti quei presidi in grado non solo di facilitare la differenziazione dei rifiuti, dove peraltro la nostra Città già eccelle grazie al contributo e alla sensibilità dei cittadini e all’ottimo lavoro di Contarina, ma anche di mantenere puliti i parchi, dove gli operatori potranno agire tempestivamente in caso di riempimento».

«Siamo orgogliosi di presentare questo nuovo modello di cestino: una vera novità per tutti. Il sistema di monitoraggio del livello di riempimento ci permetterà di svolgere un servizio più efficiente per garantire un maggior decoro urbano e ridurre gli abbandoni – dichiara il Presidente di Contarina spa Sergio Baldin. «L’installazione di oggi in Restera è solo la prima: in tutta la città nelle prossime settimane gli attuali cestini saranno sostituiti con nuove attrezzature».

Una novità importante per i cittadini, perché non cambiano solo le strutture, ma viene rivisto l’intero servizio. I nuovi cestini pubblici, infatti, sono di proprietà di Contarina – in passato invece i Comuni ne erano i proprietari – che si occuperà della loro completa gestione: svuotamento, acquisto e installazione, ma anche manutenzione e sostituzione.

Tutto ciò si inserisce nel progetto del Consiglio di Bacino Priula per la revisione dei cestini pubblici che coinvolge tutti i 49 Comuni aderenti. «La riorganizzazione dei cestini pubblici è un progetto di bacino che coinvolge tutti i nostri 49 Comuni, con i quali ci siamo confrontati per individuare le strutture più adeguate», commenta Giuliano Pavanetto, presidente del Consiglio di Bacino Priula. « Oggi raccogliamo i frutti di questo percorso di condivisione con l’installazione dei nuovi cestini nel territorio. Oggi si inizia a Treviso: quando nell’intero capoluogo ci saranno i nuovi contenitori, si proseguirà in altri Comuni secondo i criteri fissati dal Priula».

L’intero territorio è stato suddiviso in cinque zone (grandi parchi, aree verdi urbane, centri storici e piazze principali, aree urbane e aree sgambatura cani). Ad ogni zona corrisponde non solo uno specifico contenitore, appositamente studiato per integrarsi nel contesto circostante, ma anche un servizio apposito con frequenze di svuotamento personalizzate e diversi rifiuti raccolti.

Tutte le nuove attrezzatture sono dotate di una finitura anticorrosione e antigraffito garanzia di 10 anni e sono robusti ma leggeri: alcuni modelli sono realizzati in simil corten, mentre altri sono costituiti da una monoscocca in alluminio. Hanno una struttura compatta con la bocca di conferimento di dimensioni ridotte e una copertura che impedisce di infilare sacchetti interi nei cestini, evitando così gli abbandoni e l’effetto “tappo” che ne blocca l’utilizzo. Tutti i cestini, inoltre, sono dotati di un transponder per monitorarne lo svuotamento.