La notte di Cali, in Colombia regala il secondo oro mondiale consecutivo al Borgo Molino Vigna Fiorita. Nel corso dei mondiali su pista che si stanno disputando in America Latina la freccia di Mussolente, il velocista – pistard Renato Favero, anche se di origine trevigiana, trionfa per il secondo anno consecutivo nella prova iridata del quartetto inseguimento a squadre. Lo scorso anno Renato Favero, alla prima stagione tra gli junior, aveva conquistato il medesimo titolo e nello stesso giorno, 24 agosto, anche con la presenza del compagno di squadra, il veneziano Alessio Dalle Vedove, ora passato tra gli Under 23 ed emigrato in Belgio, nella continental della Intermarchè per fare esperienza. Ma questa volta le sorti della nazionale erano tutte sulle spalle di Renato Favero. Il corridore del Borgo Molino, nel secondo giorno di gare dei Mondiali pista Juniores a Cali ha strappato un oro pazzesco nell’inseguimento a squadre, ormai sua specialità, in compagnia di Matteo Fiorin, Juan David Sierra, Luca Giaimi, Renato Favero (Etienne Grimod nelle qualifiche) sotto la sapiente guida del commissario tecnico Edoardo Dino Salvoldi. Esattamente un anno fa appunto a Tel Aviv in Israele, infatti, arrivò il primo titolo mondiale nella storia del ciclismo italiano. Da allora l’inseguimento maschile cadetto non ha più sbagliato un colpo: titolo europeo, record del mondo e adesso riconferma mondiale. Soprattutto, una straordinaria prova di forza rispetto alla concorrenza che resterà negli annali di questa categoria. Quella del vicentino si è rivelata una prestazione sontuosa, insieme a tutta la nazionale italiana con il contributo fondamentale di Renato Favero, che lo scorso anno sempre con la presenza nel team azzurro di Alessio Dalle Vedove si laureò campione europeo ad Anadia, bissando il successo nemmeno un mese fa sempre in Portogallo. Il quartetto azzurro nella finale disputata contro la Germania ha raggiunto gli avversari dopo 3.250 metri, scrivendo, così, un’altra bella pagina nella storia del proprio percorso costellato di trionfi. Un cammino che, per il talentuoso corridore del team verdenero, coincide anche col titolo mondiale conquistato nel 2022 a Tel Aviv (Israele) e con quelli continentali, ottenuti lo scorso anno e bissato a luglio ad Anadia (Portogallo). Insomma, Favero e il treno azzurro campioni di tutto, oltre che detentori del record del mondo con il tempo di 3’53”980.
“Questo titolo va a completare un percorso importante che abbiamo portato avanti in sinergia con la Nazionale Italiana. Renato è un atleta di grande valore, dotato delle qualità giuste per emergere anche su pista. Per questo, come società, abbiamo sempre appoggiato il suo impegno con la nazionale azzurra su pista; poter festeggiare il secondo titolo mondiale in due anni è una grande soddisfazione per tutta la nostra società. Un grazie speciale va a Renato Favero e alla nazionale italiana per averci regalato un’altra notte indimenticabile” ha commentato il Presidente Pietro Nardin. “Un successo clamoroso che conferma le nostre scelte di dare massima collaborazione alla nazionale di Salvoldi, nella multidisciplina, strada e pista e anche nel ciclocross oltre a investire molto pure sulle cronometro. Basti ricordare che Renato Favero tra gli allievi, sempre in maglia Borgo Molino Vigna Fiorita conquistò il titolo tricolore contro il tempo. Renato Favero è veramente un corridore con un grande motore e soprattutto grinta pazzesca. Segue le orme di un altro nostro corridore, Manlio Moro medaglia d’argento a Glasgow in pista con Ganna, Milan e Lamon”, racconta Cristian Pavanello, plurititolato tecnico del prestigioso team di Roncadelle di Ormelle.