Continua l’attività di controllo messa in atto sul territorio dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Mestre. in particolare, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Favaro Veneto, alle prime luci dell’alba di oggi, hanno individuato e arrestato un cittadino romeno classe 2000, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato.
L’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari a Favaro Veneto per scontare una pena comminata del Tribunale per i Minorenni di Roma, per reati di furto commessi a Roma, era evaso dalla misura cui era sottoposto lo scorso 9 febbraio 2021 ed era stato denunciato proprio dai Carabinieri della Stazione di Favaro Veneto che avevano quindi ricevuto un provvedimento di restrizione in carcere per l’uomo, nel frattempo resosi irreperibile.
I Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, dal canto loro, indagando su una grave rapina a mano armata con sequestro di persona avvenuta a Spinea nel settembre 2019 ai danni della Sala Slot Admiral, coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia e grazie anche alle indagini scientifiche svolte dal RIS di Parma su quanto repertato in quella circostanza, erano giunti ad un altro provvedimento cautelare personale a suo carico, anche in questa circostanza previsto il carcere, quale responsabile certo proprio di quel grave fatto reato. I Carabinieri e la Procura della Repubblica di Venezia erano infatti riusciti ad identificarlo con certezza quale l’autore dei fatti, insieme a due complici, quando alle prime luci dell’alba hanno fatto irruzione rapinando la sala slot, rinchiudendo i dipendenti nello sgabuzzino e portandosi via il poco denaro che avevano trovato.
Con entrambi i provvedimenti cautelari in mano, i Carabinieri dei due reparti della Compagnia di Mestre, si sono quindi da tempo messi alla ricerca, coordinata dalla Procura, dello straniero nel frattempo evaso ed irreperibile.
Individuato a Mestre, all’alba di oggi, è stato quindi sottoposto a perquisizione domiciliare. Durante le rituali operazioni, dagli ambienti dell’appartamento dove si era rifugiato però emergevano: oltre tre chilogrammi di Marijuana, una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa e 25 munizioni, un passamontagna, documenti di identità e guida falsi, un bilancino e oltre 650 euro in contanti, indice del fatto che l’uomo non aveva rinunciato affatto all’attività criminale, nonostante i provvedimenti di cattura pendenti, anzi.
Oltre all’arresto per le vecchie pendenze con la giustizia, è scattato quindi anche quello in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, possesso di documenti falsi e ricettazione. Approfondimenti verranno svolti sull’arma rinvenuta al fine di comprenderne la provenienza e se possa essere stata utilizzata in qualche grave fatto.