Si è tenuta in settimana una riunione del tavolo istituito già nel 2018 dall’assessore regionale all’Ambiente del Veneto per il contrasto degli illeciti nell’ambito dei rifiuti. Al tavolo, presieduto dallo stesso assessore, oltre alle strutture della Regione e di Arpav partecipano i carabinieri del NOE, con i quali la Regione ha da anni una convenzione, l’Università di Padova, i Vigili del Fuoco, le Prefetture del Veneto e l’Anci.
“Il tavolo che in passato si era concentrato in modo particolare sui roghi relativi ai rifiuti – ha spiegato l’assessore regionale – e che era stato citato in Commissione Bicamerale Parlamentare Ecoreati come esempio virtuoso, unico in Italia, dall’allora comandante del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, oggi ha approfondito la necessità di una collaborazione molto stretta tra le varie Istituzioni, focalizzando l’attenzione in modo particolare sull’importante apporto che possono dare i Comuni nel monitoraggio del proprio territorio. Non solo attraverso il controllo dei siti sensibili per mezzo delle polizie locali e con strumenti come la videosorveglianza, ma anche attraverso la conoscenza puntuale del territorio e le segnalazioni dei cittadini”.
I sindaci, infatti, sono le sentinelle del territorio. Una stretta sinergia tra forze dell’ordine statali e polizie locali diventa determinante nel contrasto a questo tipo di illeciti. In passato si sono riscontrati in Veneto, anche se in misura decisamente minore rispetto alle Regioni confinanti e assolutamente non confrontabile con le Regioni del sud, casi di incendi riguardanti rifiuti abbandonati in capannoni nelle zone industriali.
“Il lavoro del tavolo – ha aggiunto l’assessore – ha consentito di contrastare questo fenomeno come testimoniano i numeri, ma esistono anche casi di abbandono di rifiuti che non vengono incendiati, forse proprio per non attirare l’attenzione; per cui si è ritenuto di rimettere al centro il contrasto a qualsiasi fenomeno che possa sottendere a illeciti riguardanti il settore dei rifiuti”.
“Per quanto mi riguarda – ha concluso l’assessore -, il contrasto al traffico illecito dei rifiuti, spesso gestito da organizzazioni malavitose molto strutturare, va perseguito senza se e senza ma. I risultati fin qui raggiunti ci fanno ben sperare, ma non possiamo abbassare la guardia come ho anche avuto modo di confermare al procuratore Gratteri in un mio recente incontro. Qui la malavita organizzata non la vogliamo e continuerò a combatterla con tutti gli strumenti di cui dispongo. Anche se le azioni di contrasto al traffico dei rifiuti mi hanno già procurato pesanti minacce, questo non mi frena ma anzi mi incentiva ad andare avanti perché significa che siamo sulla strada giusta”.