Il festival “Pagine d’Organo” nella chiesa di San Cassiano a Quinto di Treviso

 

La chiesa di San Cassiano a Quinto di Treviso custodisce un gioiello dell’arte organaria, costruito nel 1865 da Giovanni Battista De Lorenzi di Schio (Vicenza), considerato uno dei più significativi rappresentanti dell’arte organaria veneta ottocentesca. Lo storico strumento è stato riportato alla sua originaria efficienza con il restauro eseguito, nel 2006, dall’organaro Francesco Zanin di Codroipo (Udine). Lo straordinario valore dell’organo è costituito dall’ottima qualità dei materiali e all’impeccabile tecnica costruttiva, dallo stato di conservazione sostanzialmente integro e scevro da manomissioni, dal secondo organo “fonocromico” (dispositivo inventato da De Lorenzi, offre a chi lo suona la possibilità di aumentare l’intensità del suono, mediante un doppio scatto del tasto, che aggiunge una seconda canna all’unisono con la prima) e dalle griglie di espressione, che consentono di ottenere delle sfumature di colore.

Alla tastiera dell’organo di San Cassiano siederà, domenica 24 marzo (ore 17.30), il maestro bresciano Marco Ruggeri, ospite del tredicesimo festival internazionale “Pagine d’Organo”, organizzato dalla Fondazione Antiqua Vox con la direzione artistica del maestro Massimiliano Raschietti. “Romantico, all’italiana” è il titolo del concerto, un percorso nell’Ottocento musicale in cui le partiture dei compositori in voga erano destinate, soprattutto, a divertire il pubblico pagante di teatri e saloni. Chi non poteva permettersi gli intrattenimenti a pagamento, andava in chiesa per ascoltare le ultime melodie composte da Rossini o Verdi. “Fu così che gli organisti presero ad arrangiare le pagine più celebri dei melodrammi in voga, o a comporne di nuove nello stesso stile. L’organo italiano doveva cantare la gloria dell’opera italiana. Accanto alle sonorità tradizionali, comparvero trombe, flauti, cornetti, campane e tamburi di ogni sorta”, spiega Elia Pivetta nell’illustrare il programma del concerto di domenica 24 marzo. 

La gloriosa pagina di storia del romanticismo organistico italiano trova l’ideale esecuzione alla tastiera dell’ottocentesco De Lorenzi, proposta da Marco Ruggeri, docente di organo e musica liturgica al Conservatorio “Marenzio” di Darfo e alla Scuola Diocesana di musica sacra di Brescia. Eseguirà musiche di Giuseppe Gazzaniga (Sinfonia in Do), Carlo Andrea Gambini (Due versetti in Re), Hilarion Eslava (Offertorio), Padre Davide da Bergamo (Sinfonia in Re), Filippo Capocci (Solo di oboe), Léon Boëllmann (Offertoire in Mib da Heures Mystiques, op. 30), Amilcare Ponchielli (Andante – Allegretto) e Saverio Mercadante (Grande Sinfonia, sopra i motivi dello Stabat Mater di Rossini).

Dopo la pausa pasquale, venerdì 5 aprile la rassegna giungerà all’ultima data dell’edizione 2024 con il concerto “Allievi e maestri”, dedicato alla memoria di Michael Radulescu. L’organista tedesco Wolfgang Zerer suonerà l’organo Franz Zanin (1988) nella chiesa di Santa Bona di Treviso, ispirato all’organaria tedesca antica, sottoposto a recente restauro. Il festival “Pagine d’Organo 2024” è promosso da Antiqua Vox con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Centro e del Comune di Quinto di Treviso, Salgareda e Treviso. Main sponsor della rassegna sono Linea Gel Italia e CentroMarca Banca. Inoltre offrono il loro sostegno COF, Farmacia San Francesco, Colortech e Le Botteghe di Quinto.