Citato da fonti archivistiche, segnato su antiche mappe della città ma mai identificato, si pensava fosse scomparso nelle pieghe di una storia che a Treviso aveva visto un grande progetto di riassetto urbanistico nel ‘500 con la costruzione delle poderose mura di cinta e invece il castello costruito dagli Ezzelini, o quello che ne rimane, potrebbe essere proprio dove si pensava potesse essere. L’associazione Treviso Sotterranea infatti da mesi sta esplorando cunicoli e passaggi sotto il bastione Camuzzi, lasciati abbandonati fin dal secondo dopoguerra e adesso ha identificato alcuni tunnel risalenti al ‘500 ma soprattutto avrebbe trovato alcune opere murarie che potrebbero risalire all’antico castello ezzeliniano del XII secolo. Solo successive e approfondite analisi potranno stabilire l’effettiva funzione dei resti trovati e risalire ad una datazione certa ma sicuramente il bastione Camuzzi può essere un tesoro da valorizzare per la storia e l’archeologia della città.
Matteo Gasparini