Il primo cittadino di Treviso questa mattina, tramite i canali social, è tornato sulla questione del servizio televisivo andato in onda qualche giorno fa a “Fuori dal Coro” su Rete 4.
Confermo – dice Mario Conte – dalla prima all’ultima riga: è un servizio sensazionalistico che danneggia la nostra Comunità ed è mia intenzione sottoporre i contenuti alle autorità competenti per valutarne i singoli aspetti.
Treviso non è la Città dei porto d’armi fasulli a pochi euro, del “se hai i soldi a Treviso puoi comprare un kalashnikov”.
E non importa se Mario Giordano ha dichiarato che mi credeva “più serio”, che sono “un politico della peggior specie”, che ho “la coda di paglia”. Prendo atto, incasso, ma faccio le mie considerazioni.
Fino all’ultimo giorno difenderò sempre la mia Città e la comunità che rappresento, che non è quella raccontata dal suo programma.
Così come non sottovaluto i problemi di disagio giovanile, gli episodi di degrado, la sicurezza. Li stiamo affrontando insieme alle autorità territoriali e alle Forze dell’Ordine, che ringrazio. Perché a Treviso, di rompiscatole, mezzi criminali o criminali per intero non ne vogliamo.
Ma visto che ci siamo, ci tengo anche a citare una mail che ho ricevuto stamattina al mio indirizzo istituzionale, con nome e cognome e indirizzo di un padre che ci teneva a raccontare questo fatto.
Testuali parole:
“Mi permetto di segnalare che mia figlia compare nell’intervista che la giornalista ha fatto nella nostra città sabato 14 dicembre, e mi aveva raccontato di quanto accaduto.
“Quella sera stessa, sono rimasto indignato nel sentire, che, ad un certo punto, la giornalista avrebbe chiesto espressamente ai ragazzi: “potete ora dirmi che avete paura di girare per Treviso per il fatto che ci sono le babygang?”
Mia figlia, 16 anni, ha risposto che lei paura non ne ha; perchè non ci sono le babygang ed è una storia ingigantita. Tutto è stato ripreso, ma questa parte, come avrà visto, non è apparsa nel programma”.
Ora, io avrò la coda di paglia come dice Giordano, ma ho ritenuto giusto riportare la testimonianza di questo papà.
Non tornerò più sulla questione, se qualcuno vuole rincarare la dose, lo faccia pure.
Io penso solo a Treviso.