Su delega della Procura della Repubblica di Venezia, alle prime ore di questa mattina, a
Mestre, Padova, Campobasso e Conegliano Veneto, i Carabinieri della Compagnia di
Mestre, supportati dall’Arma territorialmente competente, dalle unità cinofile del Nucleo
Carabinieri di Torreglia (PD) e dalle Squadre d’Intervento Operativo del 4^ Battaglione
mobile “Veneto”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari,
emessa dal GIP presso il Tribunale di Venezia, nei confronti di 11 indagati nigeriani
ritenuti responsabili, in concorso fra loro, di traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 73
D.P.R. 309/1990 e artt. 81 e 110 c.p.).
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e condotta dal Nucleo
Operativo della Compagnia Carabinieri di Mestre da giugno a ottobre del 2023, ha
consentito di:
– individuare un gruppo di spacciatori nigeriani non stanziali che gestiva, in regime di
monopolio, una delle più fiorenti piazze di spaccio nel quartiere “Piave” a Mestre,
località che quotidianamente raggiungevano spostandosi in treno provenienti dalle
Province di Padova e Treviso. La cessione a titolo oneroso degli stupefacenti avveniva
mediante l’adozione di particolari accortezze operative da parte degli indagati, alcuni
dei quali fungevano anche da vedette per eludere i controlli delle Forze di Polizia;
– accertare il modus operandi, sostanzialmente consistente nella cessione su strada di
un elevato numero di dosi di stupefacenti del tipo cocaina o eroina (al costo variabile
tra 15 € e 20 € per singola dose da 0,2 gr) agli acquirenti, i quali in alcuni casi
contattavano preventivamente i pusher per concordare il luogo della consegna, mentre
altre volte si recavano direttamente sul posto, senza preliminare contatto telefonico,
certi di trovare qualcuno degli indagati con la droga da acquistare. Le dosi venivano
occultate dagli spacciatori in bocca con il chiaro intento di potersene immediatamente
disfare o addirittura ingerirle nel caso di inaspettati controlli di polizia;
– appurare l’acquisto di stupefacenti anche da parte di minorenni, nonché l’esistenza di
una clientela “fidelizzata”. Un assuntore ha infatti dichiarato di aver acquistato una
dose di stupefacente al giorno per tre anni, mentre un altro di aver comprato cocaina
nei mesi estivi, nel quartiere “Piave”, almeno 100 volte.
Nel periodo delle attività investigative sono state arrestate 8 persone in flagranza di reato,
nonché sequestrate 200 grammi di cocaina e eroina per un valore di circa € 8.000. Inoltre,
sono state segnalate all’Autorità Prefettizia, per i provvedimenti di competenza, 18
assuntori di sostanze stupefacenti.
Degli 11 indagati, 4 sono stati ristretti presso le Case Circondariali di Venezia, Padova e
Campobasso in quanto destinatari di custodia cautelare in carcere, 2 sono stati sottoposti
al divieto di dimora nella Città Metropolitana di Venezia in quanto i fatti a loro contestati
sono stati ritenuti di lieve entità, mentre 5 sono attivamente ricercati.