Continua anche in emergenza epidemiologica l’attività di controllo messa in atto sul territorio dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Mestre. Gli interventi si sono sviluppati questa volta alla “periferia” del centro città, ma il più premiante è avvenuto a Spinea.
I militari della Stazione, infatti, hanno tratto in arresto C.F., 26enne di origini campane ma residente da tempo in terraferma, già conosciuto dai Carabinieri per i suoi trascorsi da “scavezzacollo” per una serie di episodi di furto con “strappo” specificatamente di borse ai danni di donne del posto, tutti commessi tra gennaio e febbraio del 2020, tra l’altro con condotta continuata nel tempo ed in una zona ben delimitata, conditi con un furto di auto ed una resistenza ai danni proprio del Carabinieri che lo avevano in una occasione colto sul fatto.
I militari, a distanza di qualche settimana dall’ultimo episodio registrato, hanno dato corso ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Venezia nei suoi confronti e suscitata proprio dai Carabinieri con una impressionante raccolta di episodi di furto anche a distanza di qualche ora uno dall’altro e tutti con il medesimo modus operandi: il giovane attendeva per strada la possibilità di avvicinare donne sole e strappava letteralmente loro la borsetta, vuoi dal sedile dell’auto oppure dalla spalla, procurando anche delle lesioni con 30 giorni di prognosi in una occasione. I furti – singolarmente presi – erano anche di tenue valore, ma sono stati accertati e riferiti al soggetto ben nove sottrazioni di altrettante borse in poche settimane, con un trend criminale inesorabilmente in crescita, essendo gli ultimi due fatti contestati un furto di auto e – come detto – la Resistenza a Pubblico Ufficiale quando era stato colto sul fatto dell’ultimo furto.
L’esclalation criminale è stata puntualmente descritta dai Carabinieri in una precisa informativa all’A.G. che ha disposto la cattura dell’epigono di “Lupin” e la sua traduzione in carcere a Venezia, per scontare la misura cautelare della massima gravità.
Rintracciato dopo un tentativo di nascondersi da conoscenti, il giovane è stato quindi dichiarato in stato di arresto e condotto prima presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri per le attività del caso, al termine delle quali, è stato definitivamente tradotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Specifici servizi di intensificazione del controllo del territorio verranno posti in essere per tutta la settimana, a contrasto dei reati predatori e delle manifestazioni di illegalità più sentite.