Il Venezia FC allo stadio Penzo
Il Venezia FC allo stadio Penzo

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera:
“In qualità di consigliera comunale ma anche di grande tifosa arancioneroverde, nonché di vicepresidente del club di tifosi Alta Marea, non posso che accogliere con estremo interesse i progetti esposti dal Presidente Duncan Niederauer per una riqualificazione del nostro stadio Penzo.
Si possono aprire scenari interessanti, a cui sono disposta a collaborare attivamente all’interno dell’amministrazione, dialogando, in particolare nel mio ruolo di Vicepresidente della Commissione Sport, con il Vicesindaco Andrea Tomaello, delegato allo sport, con il Presidente della stessa Commissione, Matteo Senno, con il Sindaco e con gli altri consiglieri che saranno disponibili.
Sottolineo l’enorme opportunità che ci viene proprio grazie ad Italia Viva ed al suo decreto cd. “Salvastadi”, che permette di accelerare gli interventi di adeguamento degli impianti obsoleti con l’obiettivo di colmare il gap tra le strutture sportive presenti in Italia e quelle nel resto d’Europa; norma che permette di velocizzare gli interventi di modifica o di rifacimento degli impianti, in deroga ad alcune prescrizioni paesaggistiche che richiedono il nullaosta della sovrintendenza.
Ho avuto modo di parlarne con i responsabili nazionali del cantiere Sport di Italia Viva, Daniela Sbrollini firmataria della norma ed il veneziano Marco Caberlotto: si tratta di una grande opportunità per noi in questo momento, che di certo può agevolare l’amministrazione comunale di Venezia nella realizzazione di questo percorso, a maggior ragione dopo le puntuali dichiarazioni del Presidente del Venezia FC.
Già in campagna elettorale avendo partecipato, insieme a altri candidati al consiglio comunale, a un dibattito organizzato dal gruppo Arancioneroverdi United,  e mi ero espressa a favore di una soluzione di questo tipo: innumerevoli sono infatti le ragioni per pensare ad un rilancio del Penzo, stadio unico in Italia per la sua location e che potrebbe costituire una meta per turismo sportivo e culturale, data anche la sua vicinanza con la Biennale. Già ora (quantomeno pre Covid) non era infrequente imbattersi in turisti che arrivavano fino al Penzo solo per vederlo e fotografarlo. Oltre al restauro ed adeguamento, sarebbe certo necessario studiare il modo di rendere agevoli i collegamenti dedicati con la terraferma, non limitandoli a san Giuliano ma pensando anche, per esempio, a Fusina e a Punta Sabbioni.
Mi auguro che l’amministrazione comunale trovi il modo di agevolare la realizzazione di questo progetto”.
Cecilia Tonon